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Paul McCartney: l’AI ha creato la canzone dei Beatles «definitiva»

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Paul McCartney ha rivelato alla radio britannica che l’uso dell’intelligenza artificiale (AI) ha permesso di creare una canzone «finale» dei Beatles. Il brano uscirà entro la fine dell’anno, ma i fan sui social media sono stati divisi nella loro reazione alla notizia.

 

La voce di John Lennon è stata «estratta» da un vecchio demo fornito nel 1994 dalla vedova, la controversa artista concettuale giapponese Yoko Ono. Il titolo della canzone non è stato menzionato da uno dei due membri sopravvissuti dell’iconica band, ma i rapporti lo dicono è forse una composizione del 1978 intitolata «Now And Then». Si dice che Lennon abbia realizzato il demo su una cassetta intitolata «For Paul» poco prima della sua morte nel 1980.

 

Secondo Paul McCartney, l’idea per il progetto è stata innescata dall’uscita del documentario Get Back di Peter Jackson, in cui il montatore di dialoghi Emile de la Rey ha addestrato i computer a riconoscere le voci dei Beatles e a separarle dai rumori di sottofondo.

 

Dice Paul che «Jackson è stato in grado di districare la voce di John da un pezzetto di cassetta… Avevamo la voce di John e un pianoforte e poteva separarli con l’Intelligenza Artificiale. Dicono alla macchina: “Questa è la voce. Questa è una chitarra. Togli la chitarra…»

 

«Quindi, quando siamo arrivati ​​a fare quello che sarà l’ultimo disco dei Beatles, era un demo che John aveva e siamo stati in grado di prendere la voce di John e renderla pura attraverso questa Intelligenza Artificiale. Quindi possiamo mixare il disco, come faresti normalmente. Quindi ti dà una sorta di margine di manovra», ha detto il musicista, che aveva suonato il basso, condiviso la scrittura di canzoni e gli sforzi vocali per la band.

 

Non tutti gli utenti su Internet hanno reagito bene a questa intromissione dell’IA nella voce del leggendario musicista con l’occhio mandorlato.

 

C’è una tendenza, piuttosto evidente, ad una sorta di negromanzia digitale: tramite l’AI ci sono sempre più tentativi di far rivivere elettronicamente i defunti.

 

Come riportato da Renovatio 21, sappiamo che in tanti, compresa Microsoft che ha già ottenuto un brevetto e Amazon che potrebbe implementare la voce dei defunti sui suoi speaker, stanno lavorando a questi macabri prodotti, con sperimentazioni fuori di ogni logica umana, come la «presenza» – via IA – del morto al suo stesso funerale in cui i parenti e gli amici possono «interagire» con una sua replica digitale. Con l’AI, inoltre, hanno «invecchiato» vari personaggi famosi che sono morti prima di divenire anziani.

 

Lennon fu ucciso fuori dal condominio di Nuova York dove risiedeva, il famigerato Dakota Building, da un ragazzo di nome Mark Chapman. L’anno scorso gli è stata negata la libertà condizionata per la 12ª volta.

 

Un nuovo documentario mette in dubbio la versione ufficiale della morte del cantante, con forti sospetti che l’assassino fosse vittima del programma di controllo mentale MK Ultra, elaborato e longevo progetto che la CIA aveva inventato al fine di studiare tecniche di controllo mentale.

 

 

 

 

 

 

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