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Passaporti vaccinali, centinaia marciano in protesta a Copenhagen

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Sabato scorso centinaia di persone sono scese per le strade di Copenaghen per protestare contro le restrizioni del COVID -19 in Danimarca e i piani del paese per un certificato digitale di vaccinazione. Lo riporta la testata Thelocal.

 

Organizzato da un gruppo che si fa chiamare «Men in Black», centinaia di persone si sono radunate davanti al palazzo del Parlamento per protestare contro la «dittatura» del lockdown parziale della Danimarca.

 

Centinaia di persone sono scese per le strade di Copenaghen per protestare contro le restrizioni del COVID -19 in Danimarca e i piani del paese per un certificato digitale di vaccinazione

I piani per un passaporto digitale per i vaccini erano l’obiettivo primario della protesta.

 

Come altri paesi europei, la Danimarca intende sviluppare un certificato digitale per la vaccinazione COVID-19 per i viaggi. Come riportato da Renovatio 21, quasi un anno fa, quando ancora il vaccino era lontanissimo, la politica danese voleva varare leggi sull’obbligo vaccinale totale. Il progetto di legge sarebbe poi stato abbandonato a novembre a seguito di veementi proteste della popolazione.

 

Come noto, il passaporto vaccinale potrà essere utilizzato per eventi sportivi e culturali, nonché per ristoranti. Governi, grandi aziende, linee aeree si stanno muovendo tutte in questa direzione.

 

Gli organizzatori della protesta affermano che un passaporto di questo tipo implica l’obbligo di vaccinazione e rappresenta un’ulteriore restrizione alla libertà individuale. La vaccinazione, al momento,  non è obbligatoria in Danimarca.

 

Centinaia di persone si sono radunate davanti al palazzo del Parlamento per protestare contro la «dittatura» del lockdown parziale della Danimarca

I manifestanti, tra cui alcuni con indosso il cappuccio, hanno marciato con le torce nel centro della capitale danese, cantando «ne abbiamo abbastanza» e «libertà per la Danimarca».

 

La marcia autorizzata è stata tuttavia in gran parte pacifica, con un ampio contingente di polizia schierato.

 

I «Men in Black» hanno  già organizzato manifestazioni ad Aalborg e Copenhagen, che si sono concluse con disordini e diversi arresti.

 

Due settimane fa, c’è stata una protesta simile a Copenaghen che includeva l’incendio di un’effigie del primo ministro, che ha portato all’arresto di due uomini per minacce contro Frederiksen.

Due settimane fa, c’è stata una protesta simile a Copenaghen che includeva l’incendio di un’effigie del primo ministro, che ha portato all’arresto di due uomini per minacce contro Frederiksen.

 

Negozi, bar e ristoranti non essenziali sono attualmente chiusi in Danimarca e il governo ha esteso le restrizioni almeno fino al 28 febbraio. Le scuole primarie danesi potranno comunque riaprire il lunedì.

 

 

 

 

 

 

 

Immagine screenshot da YouTube

 

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