Protesta

Partita la protesta degli allevatori tedeschi

Pubblicato

il

Un enorme convoglio di agricoltori con circa 400 trattori è arrivato a Bonn lunedì 15 agosto.

 

La protesta ha circondato il Ministero Federale dell’Agricoltura che si trova ancora nella vecchia capitale della Germania Ovest.

 

Gli agricoltori protestano contro la cosiddetta politica «climatica» UE, che sta dettando misure che mirano, oramai è chiaro a tutti, proprio a chiudere le fattorie e tagliare la produzione alimentare.

 

Gli agricoltori e gli allevatori tedeschi manifestano in solidarietà con gli agricoltori olandesi, che stanno protestando contro le politiche di chiusura del loro governo, che ha persino un ministero per la riduzione dell’azoto (!)

 

La manifestazione fuori dal ministero di Bonn è stata, tra allevatori e simpatizzanti, davvero imponente.

 

Tra i tanti cartelli esposti, uno scriveva semplicemente «Siamo di nuovo qui», con riferimento alle precedenti proteste massive inscenate dagli agricoltori  nel febbraio 2020.

 

Un altro cartello: «niente agricoltori, niente cibo, niente futuro». E ancora, esplicito: «l’ideologia verde ha messo in ginocchio gli agricoltori».

 

La protesta si concentra sull’ordine della Commissione europea di ridurre drasticamente i pesticidi chimici entro il 2030: ecco quindi un trattore che brandisce un cartello con la scritta: «Il divieto di protezione delle piante metterà in pericolo la sicurezza alimentare».

 

Gli agricoltori tedeschi stanno pianificando una manifestazione nazionale che inizierà il 26 agosto a Berlino e hanno indetto una manifestazione di «365 giorni», che non si fermerà fino a quando gli obblighi verdi non saranno revocati.

 

Come riportato da Renovatio 21, la protesta dei contadini ed allevatori tedeschi andava preparandosi da settimane., trascinando con sé agitazioni nel settore primario di tutta Europa.

 

In Olanda, come abbiamo visto da immagini impressionanti, la polizia è arrivata a sparare sui trattori dei farmer in protesta. Al contempo, un supermercato biologico specializzato nelle consegne rapide dei prodotti (stile Amazon) e finanziato, tra gli altri, da Bill Gates ha subito un incendio.

 

Come riportato da Renovatio 21, c’è movimento anche oltreoceano, dove a fine luglio la più grande associazione di allevatori di bovini, R-CALF, ha espresso il suo sostegno alla lotta degli olandesi.

 

 

 

Immagine screenshot da Odysee

 

Più popolari

Exit mobile version