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Ora per il dizionario «no-vax» è chi si oppone alle vaccinazioni forzate

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Il celeberrimo dizionario di lingua inglese  Merriam-Webster ha ampliato la sua definizione della voce«no-vax» («anti-vaxxer», nella lingua di Shakespeare) per includere coloro che si oppongono ai vaccini obbligatori.

 

La definizione completa di «anti-vaxxer» ora afferma: «una persona che si oppone alla vaccinazione o alle leggi che impongono la vaccinazione».

 

Se non ci credete potete provare voi stessi sul sito web del famoso dizionario.

La definizione completa di «anti-vaxxer» ora afferma: «una persona che si oppone alla vaccinazione o alle leggi che impongono la vaccinazione»

In questo modo il Merriam-Webster ha etichettato milioni di persone come «no-vax»: secondo la nuova definizione, diviene «no-vax» anche chi in linea di principio non si considerano antivaccinista ma ritiene l’obbligo vaccinale sbagliato da un punto di vista filosofico, religioso, giuridico

Come scrive Summit News, Non si sa quando sia stata apportata la modifica, anche se in questo modo il Merriam-Webster ha etichettato milioni di persone come «no-vax»: secondo la nuova definizione, diviene «no-vax» anche chi in linea di principio non si considerano antivaccinista ma ritiene l’obbligo vaccinale sbagliato da un punto di vista filosofico, religioso, giuridico.

 

Gli amanti dell’art. 32 Costituzione Italiana, insomma, divengono seduta stante «no-vax», così come i fan dell’antico principio giuridico dell’habeas corpus, quello che tutela l’inviolabilità personale.

 

Sono trasformati subitaneamente in «no-vax» anche coloro che, come Renovatio 21, proclamano la riconquista sovranità biologica: aspettiamo che dizionari e giornali comincino l’uso sprezzante dell’espressione «sovranisti biologici» o ancora peggio «populisti biologici». (Comunque, sì: siamo antivaccinisti, unapologetically).

 

Lo scenario che stiamo vivendo, fatto di bispensiero e manipolazioni in diretta del linguaggio – che sta mutando in una vera «neolingua» è sempre più lucidamente orwelliano.

 

Lo scenario che stiamo vivendo, fatto di bispensiero e manipolazioni in diretta del linguaggio – che sta mutando in una vera «neolingua» è sempre più lucidamente orwelliano.

«Quando la sinistra controlla la lingua, controlla la narrativa», ha sottolineato la Young America’s Foundation.

 

Questa non è la prima volta che il Merriam-Webster cambia le definizioni nel tentativo di amplificare le narrazioni dell’establishment del progressismo mondiale.

 

Lo scorso giugno, Merriam-Webster aveva ampliato la sua definizione di «razzismo» per includere «l’oppressione sistemica» di un gruppo razziale da parte di un altro in risposta alla denuncia di un attivista di Black Lives Matter.

 

Lo scorso ottobre, prendendo spunto in tempo reale dalle audizioni del candidato giudice alla Corte Suprema USA Amy Coney Barrett,  il dizionario aveva anche modificato la sua definizione di «preferenza», affermando che era «offensivo» usarlo nel contesto del riferimento alla «preferenza sessuale» di qualcuno.

 

 

 

 

 

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