Geopolitica

ONG del governo USA ha dato un milione l’anno per «programmi» in Kazakistan. E Soros?

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Il National Endowment for Democracy (NED) ha dispiegato oltre 1 milione di dollari all’anno in operazioni in Kazakistan.

 

Il NED è un’agenzia degli USA che opera dal 1983 per «promuovere la democrazia all’estero», che secondo il governo cinese lavora in tandem con la CIA ed è dichiara ONG «indesiderabile» dal governo russo.

 

Nel 2020 dal NED sono stati erogate risorse in Kazakistan per ben 20 programmi, finanziati da $ 30.000 a $ 114.000 ciascuno.

 

I programmi includevano attività che è possibile leggere le descrizioni dei progetti sul sito web dello stesso NED.

 

  • Contenzioso a sostegno degli attivisti che affrontano la repressione

 

  • Monitorare le violazioni della libertà di riunione pacifica

 

  • Programma di formazione sulla libertà di riunione pacifica

 

  • Informare i cittadini kazaki sui loro diritti e sulla situazione dei diritti umani nel Paese

 

  • Creare un sito web di sensibilizzazione sulle violazioni dei diritti umani

 

  • Sostenere un sito web multimediale per i giovani sia in kazako che in russo

 

  • Elenco completo delle persone che sono state perseguitate o imprigionate per motivi politici o religiosi

 

  • Fornire una fonte indipendente di notizie e analisi nazionali sui social media da parte di personalità pro-democrazia

 

  • Assistenza legale ai rappresentanti della società civile

 

  • Diffondere attivamente alle organizzazioni internazionali le minacce e le violazioni emergenti contro la società civile

 

  • Problematiche idriche transnazionali dell’Asia centrale, il loro impatto ambientale e sociale, la cattiva governance che le provoca

 

  • Elezioni libere ed eque; tre film documentari che esplorano la repressione politica durante la storia dell’era sovietica del Kazakistan

 

  • Assistenza legale ai siti web bloccati

 

  • Sviluppo professionale dei giovani attivisti per i diritti umani

 

  • Consapevolezza della corruzione e del degrado ambientale

 

 

Nel 2017 Mosca definì il NED una ONG indesiderabile, assieme all’Open Society Foundations di George Soros. Anche l’India di Narendra Modi nel 2016 ha messo il NED e la Fondazione di Soros in una watchlist governativa.

 

Di fatto, l’agenda «democratica» della Fondazione di Soros e quella del NED paiono spesso coincidere.

 

«Sebbene la Open Society Foundation di George Soros non elenchi tutti i suoi programmi, nel 2020 hanno speso quasi quattro volte di più del NED, 3,8 milioni di dollari, facendo essenzialmente la stessa cosa in Kazakistan nel 2020» scrive EIR. Non vi è modo di verificare questa cifra perché, differentemente dal NED, Open Society Foundations non è sottomessa allo scrutinio pubblico.

 

Tuttavia, secondo il sito Open Society Foundations, «dal 1995, la Fondazione Soros-Kazakistan ha concesso più di 100 milioni di dollari per promuovere iniziative della società civile in Kazakistan».

 

L’azione di Soros sul Kazakistan risale quindi a più di 5 lustri fa.

 

«La Soros Foundation-Kazakistan ha iniziato i suoi lavori nel 1995, aprendo i suoi uffici ad Almaty solo quattro anni dopo che il Paese ha dichiarato la sua indipendenza dal crollo dell’Unione Sovietica. In comune con altre fondazioni stabilite da Open Society nell’ex blocco sovietico negli anni ’90, gran parte del finanziamento iniziale della nuova fondazione ha cercato di sostenere la difficile transizione verso nuovi modi di pensare dopo decenni di dominio comunista» scrive il sito di Open Society.

 

«Le prime priorità includevano aiutare il governo a rimodellare i servizi di base come l’assistenza sanitaria e l’istruzione, per porre una nuova attenzione sulla soddisfazione dei bisogni degli individui piuttosto che sul sistema» scrive il sito in grande sincerità.

 

«Allo stesso tempo, le borse di studio della Open Society hanno offerto a centinaia di giovani studenti del Kazakistan la possibilità di viaggiare all’estero per studiare nelle università in Europa e negli Stati Uniti, in modo che potessero tornare a casa con nuove capacità e competenze».

 

«Oggi, governata dal consiglio composto da importanti figure locali, la fondazione del Kazakistan continua a perseguire gli ideali di una società aperta, lavorando per proteggere i diritti umani, per garantire trasparenza e responsabilità delle finanze pubbliche, per promuovere l’interesse dei gruppi emarginati, per costruire capacità di giovani esperti di politica e promuovere lo sviluppo di media indipendenti e una vivace società civile».

 

Ciò detto, a Renovatio 21 non è ancora esattamente chiaro cosa stia succedendo ad Almaty e in altre cittadine del Paese. Chi grida al complotto «straniero» o «occidentale» potrebbe essere, in realtà, chi sta gestendo – con l’elegante maestria che gli va sempre riconosciuto – un’operazione di ampliamento assoluto della propria influenza, in barba agli atlantici che del Centrasia non possono sapere nulla.

 

 

 

 

 

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