Arte

Ode all’equinozio di primavera

Pubblicato

il

Oggi, 21 marzo, è il giorno dell’equinozio.

 

Tecnicamente, significa che la rivoluzione ha portato il sole allo zenit rispetto all’equatore.  Tecnicamente, questo momento è stato raggiunto ieri, 20 marzo, alle ore 22:24.

 

Questo è il giorno in cui il giorno è in equilibrio con la notte. Questo è il giorno in cui inizia la primavera – il momento di rinnovamento, di rigenerazione della vita. Anche se il mondo moderno non vi fa più caso, l’importanza di questo giorno è conosciuta, e misteriosamente tramandata, nei millenni della storia umana.

 

Come ad ogni equinozio, Renovatio 21 vuole scrivere qualcosa. O meglio, lasciare la parola a quei pochi che hanno voluto, nel corso della storia, significare sulla cara la meraviglia di questo momento.

 

Questa poesia si chiama proprio L’Equinozio di PrimaveraThe Spring Equinox»). L’autrice è Anne Ridler (1912-2001), poetessa inglese che aveva lavorato con T.S. Eliot. Questi versi sono stati scritti alla fine degli anni Trenta.

 

Concediamoci questo momento di meditazione estetica. Concediamoci questa «pausa tra il sonno e la veglia».

 

Sospendiamoci in questa metafisica del passaggio, quando «il sole oscilla sulla linea equinoziale», e la nostra anima può permettersi per un attimo di concepire la bellezza del creato e dei suoi cicli.

 

 

Now is the pause between asleep and awake: Two seasons take

A colour and quality each from each as yet.

The new stage-set

Spandril, column and fan of spring is raised against the

winter backdrop.

Murrey and soft;

Now aloft

The sun swings on the equinoctial line.

Few flowers yet shine:

The hellebore hangs a clear green bell and opulent leaves

above dark mould;

The light is cold

In arum leaves, and a primrose flickers

Here and there; the first cool bird-song flickers in the thicket.

Clouds arc pale as the pollen from sallows;

March fallows are white with lime like frost.

 

This is the pause between asleep and awake:

The pause of contemplation and of piece,

Before the earth must teem and the heart ache.

This is the child’s pause, before it sees

That the choice of one way has denied the other;

Must choose the either, or both, of to care and not to care;

Before the light or darkness shall discover

Irreparable loss; before it must take

Blame for the creature caught in the necessary snare:

Receiving a profit, before it holds a share.

 

Ora è la pausa tra il sonno e la veglia: due stagioni prendono

ancora un colore e una qualità ciascuna da ciascuna.

Sullo sfondo invernale si erge

la nuova scenografia con pennacchio, colonna e ventaglio di primavera.

fulva e morbida; Ora in alto

Il sole oscilla sulla linea equinoziale.

Pochi fiori brillano ancora:

l’elleboro pende un chiaro campanello verde e foglie opulente

sopra la muffa scura;

La luce è fredda

nelle foglie di arum, e una primula guizza qua e là;

il primo fresco canto degli uccelli guizza nella boscaglia.

Le nuvole sono pallide come il polline dei salici;

I maggesi di marzo sono bianchi di calce come il gelo.




Questa è la pausa tra il sonno ela veglia:

la pausa della contemplazione e del silenzio,

prima che la terra brulichi e il cuore soffra.

Questa è la pausa del bambino, prima che veda

che la scelta di un modo ha negato l’altro;

Deve scegliere l’uno o l’altro,

o entrambi, di preoccuparsi e non preoccuparsi;

Prima che la luce o l’oscurità scoprano

una perdita irreparabile; prima che debba prendersi 

La colpa per la creatura presa nella trappola necessaria:

ricevere un profitto, prima che detenga una quota

 

 

Più popolari

Exit mobile version