Epidemie

Nuovo coronavirus «con potenziale pandemico», la Cina annuncia la scoperta: «batwoman» è tornata

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In Cina è stato scoperto un altro coronavirus e si teme sia abbastanza potente da trasmettersi agli esseri umani. Lo riporta il giornale britannico Daily Mail.

 

I ricercatori del famigerato Istituto di Virologia di Wuhano – tra cui la famigerata Shi Zhengli, detta anche «batwoman» – avrebbero rilevato il nuovo ceppo che vive nei pipistrelli. Il nuovo virus, chiamato HKU5-CoV-2 è sorprendentemente simile al virus pandemico. Si tratta per il mondo del rischio di ripiombare nell’incubo pandemico che distrusse le nostre vite e uccise in vari modi milioni di persone a partire dal primo 2020.

 

Il nuovo virus sarebbe ancora più vicino al MERS (la «sindrome respiratoria del Medio Oriente»), un tipo di coronavirus rilevato agli inizi del 2000 più letale che uccide fino a un terzo delle persone che infetta. La virologa Shi Zhengli, nota come «batwoman» per il suo lavoro sui coronavirus derivati dai chirotteri, ha guidato la scoperta, pubblicata su una delle principali riviste scientifiche.

 

Il nuovo HKU5-CoV-2 è un coronavirus appartenente alla famiglia di patogeni dei merbecovirus. I merbecovirus sono stati rilevati nei visoni e nei pangolini, l’animale ritenuto l’intermediario del COVID tra pipistrelli ed esseri umani. Questo, hanno scritto gli scienziati, «suggerisce una frequente trasmissione interspecie di questi virus tra pipistrelli e altre specie animali».

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«Questo studio rivela una distinta discendenza di HKU5-CoV nei pipistrelli che utilizzano in modo efficiente [cellule] umane e sottolinea il loro potenziale rischio zoonotico» hanno aggiunto i virologi.

 

I virus HKU5-CoV sono stati rilevati per la prima volta nei pipistrelli nel 2006, ma i nuovi dati suggeriscono che HKU5-CoV-2 ha un «potenziale di infezione interspecie più elevato rispetto ad altri. Tuttavia, il potenziale di HKU5-CoV-2 di passare agli esseri umani “resta da studiare», dicono.

 

La ricerca è stata condotta dal tristemento celeberrimo Istituto di Virologio di Wuhano, i cui laboratori sono centro della teoria della fuga da laboratorio del virus da COVID-19. Secondo tale teoria, un tempo proibita (Renovatio 21 è stata censurata sui social e non solo per averla sostenuta sin dai primi giorni) ma oggi oramai maggioritaria anche tra la popolazione, il SARS-nCoV-2 sarebbe stato prodotto nel laboratorio cinese per essere quindi trapelato accidentalmente al pubblico.

 

Altre teorie, più estremiste, vogliono che il virus sia stato creato nel laboratorio ma diffuso intenzionalmente, magari usando il grande evento delle Olimpiadi militari di Wuhan dell’ottobre 2019 come momento ideale per la diffusione mondiale.

 

Come riportato da Renovatio 21, Shi «Batwoman» avrebbe visitato Fauci nel 2017, anno in cui aveva già trovato tutti i geni necessari per bioingegnerizzare un coronavirus simil-SARS nel laboratorio cinese che per la ricerca di guadagno di funzione (cioè per alterare geneticamente i virus e renderli più letali o più contagiosi, ad esempio) prendeva ampi finanziamenti dallo Stato americano tramite valvole come la celebre ONG EcoHealth Alliance di Peter Daszak. Due anni fa, EcoHealth aveva ricevuto ancora incredibilmente tre milioni di dollari dal ministero della Difesa dell’amministrazione Biden.

 

Dopo un periodo di oscuramente, dove in tanti si sono chiesti che fine avesse fatto, quattro anni fa la Batwomana tornò in pubblico per annunziare che «nuove varianti COVID contineranno ad emergere».

 

La gallina che canta ha fatto l’uovo – cioè il virus?

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