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Nuovo approccio CRISPR inserisce grandi sequenze di DNA nel genoma

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Un approccio di modifica del genoma di tipo «drag-and-drop» è riuscito a inserire lunghe sequenze di DNA nel genoma umano. Lo riporta BioNews.

 

Un team di ricerca del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha sviluppato la tecnica PASTE (Programmable Addition via Site-specific Targeting Elements), che combina il tradizionale approccio CRISPR/Cas9 con proteine ​​virali chiamate serina integrasi. Lo studio è stato pubblicato su Nature Biotechnology.

 

Questa strategia ha consentito l’incorporazione di grandi sequenze di DNA fino a 36.000 paia di basi di DNA in nove diversi loci nelle cellule umane con una percentuale di successo dal 5% al 60%.

 

«Pensiamo che questo sia un grande passo verso la realizzazione del sogno dell’inserimento programmabile del DNA», ha detto il co-autore dello studio dott. Jonathan Gootenberg del McGovern Institute for Brain Research del MIT. «È una tecnica che può essere facilmente adattata sia al sito che vogliamo integrare sia al carico».

 

Le integrasi erano state precedentemente considerate per la terapia genica; tuttavia, il sistema richiede sequenze target altamente specifiche (46 paia di basi) per l’inserimento del DNA. PASTE risolve questo problema adattando l’approccio CRISPR/Cas9 per inserire queste sequenze, consentendo alle proteine ​​dell’integrasi di operare quasi ovunque nel genoma.

 

Inoltre, PASTE evita di creare rotture a doppio filamento, riducendo il rischio di riarrangiamenti cromosomici, dove pezzi di cromosomi vengono accidentalmente cancellati, duplicati o spostati quando la cellula cerca di riparare il DNA rotto.

 

Parlando del futuro del metodo, il dott. Gootenberg ha commentato che «una delle cose fantastiche dell’ingegnerizzazione di queste tecnologie molecolari è che le persone possono basarsi su di esse, svilupparle e applicarle in modi che forse non avevamo pensato o non avevamo considerato».

 

Come inevitabile, scienziati e giornalisti dirigono l’attenzione verso le possibilità terapeutiche dell’ingegneria genetica. È nominata, subito, la fibrosi cistica.

 

«Attualmente, oltre 4000 malattie genetiche sono causate da mutazioni con perdita di funzione e gli inventori di PASTE sperano che possa essere utilizzato per sviluppare terapie geniche a dose singola in grado di introdurre una copia funzionante di un gene».

 

Come sa il lettore di Renovatio 21, la realtà è che il CRISPR verrà utilizzato per produrre designer babies, cioè per stabilire una riproduzione artificiale basata sull’eugenetica, dove, come è stato detto, produrre bambini bioingegnerizzati col CRISPR «sarà come vaccinarli».

 

In realtà, tutta la vita del pianeta potrebbe presto essere filtrata, anche per legge, attraverso il CRISPR: piante ed animali OGM deriveranno esclusivamente da questa tecnica e dai suoi avanzamenti.

 

Come riportato da Renovatio 21, Bill Gates ha goffamente ammesso i suoi investimenti nel CRISPR nei suoi dispendiosi video, che promuove su YouTube pure in forma di pubblicità pagata.

 

Come abbiamo avuto modo di vedere, Gates ha insistito sul CRISPR persino nel suo maldestro e costoso video natalizio 2021. È più forte di lui: del resto il suo interesse per il controllo della popolazione è noto assai.

 

È noto che al mondo esistono già bambini creati con il CRISPR: le supergemelle cinesi potrebbero essere le prime, ma non le uniche.

 

 

 

 

 

Immagine di UC Berkeley via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.5 Generic (CC BY 2.5)

 

 

 

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