Epidemie

Nuovi campi di concentramento COVID in Australia

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Lo Stato del Queensland, Australia, ha orgogliosamente tagliato il nastro di un nuovo campo di quarantena COVID per viaggiatori non vaccinati

 

La struttura, appena aperta, entro aprile accoglierà fino a 1.000 internati. Essa dispone già 500 posti letto e altri 500 dovrebbero essere pronti entro pochi mesi. Si trova appena fuori dalla città di Toowoomba, a circa un’ora di auto da Brisbane, la capitale dello Stato.

 

Il lager ha il rassicurante, orwelliano nome di  «Queensland Regional Accommodation Centre» o «Wellcamp».

 

Nel sito governativo del progetto, è possibile vedere un filmato di presentazione con musichetta allegra.

 

 

Questo ulteriore campo di concentramento pandemico australiano non è più un progetto: è già attivo.

 

Un primo piccolo gruppo di viaggiatori internazionali non vaccinati, che conta meno di 10 persone, è stato portato in autobus da un hotel di quarantena a Brisbane al campo sabato dopo essere arrivato in aereo dalla vicina Nuova Zelanda, secondo ABC News Australia .

 

È bene sottolineare che allo stato attuale solo i viaggiatori non vaccinati verranno inviati al campo, poiché non ci sono più requisiti di quarantena per i viaggiatori completamente vaccinati. I viaggiatori completamente vaccinati devono solo mostrare la prova di un test antigenico rapido negativo effettuato entro 24 ore dall’arrivo nel Paese.

 

In pratica, si tratta precisamente di un lager per non vaccinati.

 

L’Australia è uno dei primi Paesi al mondo ad aver costruito e utilizzato i cosiddetti campi di quarantena (e starebbe continuando a costruirne) e Wellcamp è il secondo ad aver fatto notizia.

 

Sono note le vicende, tra video allucinanti e fughe di ragazzi, del campo di concentramento COVID presente nello Stato dei Territori del Nord, Howard Springs. In questo campo vengono sequestrati anche le persone venute a contatto con un positivo, anche vaccinati.

 

L’Australia segna la via, il mondo sta seguendo. Campi del genere sarebbero in costruzione in varie parti del mondo, dagli USA (dove l’idea è presente in documenti ufficiali dell’ente di controllo epidemico CDC) alla Germania al Canada alla Nuova Zelanda.

 

Uno sconvolgente sondaggio effettuato negli Stati Uniti questo mese ha rilevato che metà degli elettori del Partito Democratico americano vorrebbe i lager per i non vaccinati.

 

L’idea di costruire campi di concentramento COVID è oramai così digerita («overtonizzata», vorremmo dire) che un giornale scozzese un mese fa ha chiesto ai suoi lettori se secondo loro l’esempio australiano sia da seguire anche da loro.

 

 

 

 

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