Scienza
Nuove immagini del sole rivelano dettagli unici
La missione Solar Orbiter dell’Agenzia spaziale europea (ESA) ha appena scattato immagini del Sole che lo rivelano con dettagli senza precedenti. Lo riporta SciTech Daily.
Nuove immagini sono state scattate dal Solar Orbiter a una distanza di circa 75 milioni di chilometri dalla nostra stella, cioè a metà strada tra Terra e il Sole.
Il telescopio ad alta risoluzione di Extreme Ultraviolet Imager (EUI) scatta foto con una risoluzione spaziale così elevata che, a quella distanza ravvicinata, è necessario un mosaico di 25 singole immagini per coprire l’intero Sole.
#ICYMI Zoom in and explore the incredible detail of our home star, courtesy of #SolarOrbiter @EuiTelescope ???? https://t.co/2vOYZ7aw92 #WeAreAllSolarOrbiters #ExploreFarther pic.twitter.com/MpDFZW2PJD
— ESA’s Solar Orbiter (@ESASolarOrbiter) March 27, 2022
Scattata una dopo l’altra, l’immagine completa è stata catturata in un periodo di più di quattro ore, perché ogni riquadro impiega circa 10 minuti, compreso il tempo necessario per la navicella spaziale per puntare da un segmento all’altro.
Una delle immagini scattate dall’EUI è l’immagine con la più alta risoluzione dell’intero disco solare e dell’atmosfera esterna, la corona, mai scattata.
Un’altra immagine è stata scattata nella lunghezza d’onda Lyman-beta della luce ultravioletta emessa dall’idrogeno gassoso. (La serie Lyman è una serie di linee nello spettro dell’idrogeno associate alle transizioni da o verso il primo livello di energia o stato fondamentale.)
Questa è stata scattata dallo strumento Spectral Imaging of the Coronal Environment (SPICE) e rappresenta la prima immagine di sole pieno del suo genere in 50 anni.
«In totale, l’immagine finale contiene più di 83 milioni di pixel in una griglia di 9148 x 9112 pixel. Per fare un confronto, questa immagine ha una risoluzione dieci volte migliore di quella che può visualizzare uno schermo TV 4K» scrive SciTech Daily.
Le diverse immagini riprese dalla navicella consentiranno agli scienziati di studiare gli strati del Sole dalla corona (lo strato più esterno, che prende il nome dalla parola latina per «corona») alla cromosfera, che è più vicina alla superficie. Ciò consentirà loro di approfondire anche le eruzioni di materiale dalla superficie del Sole nello spazio e sperano di rispondere a uno dei più grandi enigmi sulla nostra stella: la corona è più calda della superficie.
La corona è di circa un milione di gradi Celsius, mentre la superficie è di soli 5.000° Celsius. Il motivo della differenza è attualmente sconosciuto.
La corona si estende per circa 5 milioni di miglia dalla superficie del Sole ed è più visibile sulla Terra durante un’eclissi solare totale, quando la Luna proietta la sua ombra sulla Terra e la corona si mostra come un anello luminoso attorno alla Luna.
Immagine di ESA via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 IGO (CC BY-SA 3.0 IGO)