Geopolitica

Nove Stati sudamericani non sostengono la risoluzione che condanna la Russia

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Durante la riunione dell’Assemblea generale dell’Organizzazione degli Stati americani (OSA) di due giorni fa a Lima, in Perù, nove Nazioni del’America Latina non hanno votato per approvare una risoluzione presentata dal Guatemala che condanna «l’invasione illegale e ingiustificata dell’Ucraina da parte della Russia».

 

Tra coloro che non hanno votato c’erano i «tre grandi» – Argentina, Brasile e Messico – più Bolivia, Honduras, Dominica, Nicaragua, El Salvador e Saint Vincent e Grenadine.

 

Invitato dal Segretario di Stato Tony Blinken, il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj si è presentato sotto forma dell’immancabile messaggio preregistrato che diceva ai membri di votare contro la Russia sia all’OSA che anche alla sessione di emergenza dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite (UNGA) della prossima settimana.

 

Il capo ucraino ha pure ordinato di non fare affari con «individui o aziende» russe, minacciando che coloro che lo fanno potrebbero finire per essere presi di mira per sanzioni internazionali.

 

«La convocazione della sessione dell’UNGA è stata uno stratagemma disperato degli Stati Uniti e dei loro alleati della NATO per speronare una risoluzione anti-russa, dopo che non sono riusciti a farlo al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite il 30 settembre» scrive EIRN. «La risoluzione guatemalteca ha chiesto il “rinnovato ed energica condanna dell’invasione illegale, ingiustificata e non provocata dell’Ucraina”».

 

I guatemaltechi fanno riferimento alla «immensa preoccupazione per l’indifferenza e la mancanza di rispetto della Federazione Russa per gli appelli dell’OAS al ritiro delle sue forze militari dall’Ucraina all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti».

 

Il 10 ottobre inizierà una sessione di emergenza dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, su richiesta degli Stati Uniti, per l’introduzione e la votazione di una risoluzione contro la Russia.

 

Come riportato da Renovatio 21, due settimane fa all’Assemblea generale ONU è intanto risuonato l’accorato appello del ministro degli Esteri di Mosca Sergej Lavrov: «salvate l’umanità dall’inferno».

 

 

 

 

Immagine di Cancillería Ecuador via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution Share-Alike 2.0 Generic (CC BY-SA) 

 

 

 

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