Geopolitica

Nord Stream, Alternative für Deutschland al Bundestag: l’accusa che gli USA abbiano sabotato i gasdotti va discussa

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C’è il sospetto che gli Stati Uniti e la Norvegia abbiano effettuato l’attacco esplosivo del settembre 2022 al Nord Stream, ha affermato Markus Frohnmaier, del partito Alternative für Deutschland (AfD) al Bundestag – il Parlamento federale tedesco – il 10 febbraio, nel contesto di una seduta il cui argomento era «Attacchi alle infrastrutture tedesche ed europee».

 

Frohnmaier ha fatto riferimento all’articolo dell’8 febbraio del giornalista statunitense Seymour Hersh, secondo cui i sommozzatori della Marina americana sarebbero stati responsabili delle esplosioni degli oleodotti, ordinate da Biden stesso con l’aiuto del fido consigliere per la Sicurezza, il clintoniano Jake Sullivan.

 

Il dibattito è stato richiesto dall’AfD, e si è svolto in una pausa nella sessione del dibattito generale. Frohnmaier ha criticato il fatto che, 137 giorni dopo il sabotaggio, non sapesse ancora chi avesse perpetrato l’attacco ai gasdotti russo-tedeschi Nord Stream, perché il governo tedesco aveva dato un contributo pari allo «zero» al chiarimento degli eventi.

 

Il disinteresse del cancelliere Olaf Scholz per un’indagine approfondita sul sabotaggio si accorda con il suo precedente silenzio contro gli annunci degli Stati Uniti per la distruzione dell’oleodotto, uno dei quali proferito dallo stesso Joe Biden in sua presenza durante una visita del cancelliere a Washington.

 

 

Come riportato nel numero di questa settimana della rivista Die Zeit, il ministro degli Esteri Annalena Baerbock ha fatto pressioni presso numerosi governi per costringere Scholz a consentire loro di inviare i loro carri armati Leopard di fabbricazione tedesca in Ucraina.

 

Frohnmaier ha affermato di non poter escludere una mano statunitense nell’esplosione dell’oleodotto né una mano russa dietro di essa, ma il governo di Berlino deve al Bundestag e alla nazione tedesca un serio impegno a far luce su questo attacco agli interessi tedeschi, e se gli Stati Uniti lo facessero in tal caso, le basi della fiducia reciproca all’interno dell’alleanza NATO verrebbero profondamente distrutte.

 

«Il Bundestag ha il diritto di sapere ciò che sa il governo federale», ha affermato l’account Twitter ufficiale dell’AfD, citando il leader del gruppo del Bundestag Tino Chrupalla, che aveva chiesto l’ora speciale in cui queste domande potrebbero essere sollevate.

 

Anche un parlamentare del partito di sinistra Die Linke si è espresso con forza durante la seduta per un’inchiesta. Die Linke di recente ha significato l’intenzione di interagire con la Russia ripudiando il filoucrainismo integrale dei Verdi tedeschi e, con l’eccezione di una fazione che chiede diplomazia, del principale partito della coalizione del governo ampel («semaforo») SPD.

 

Altri deputati hanno avuto reazioni dissimili: un giovane membro della CDU  – la Democrazia Cristiana Tedesca – che ha osservato che il reporter Pulitzer Hersh, che ha 85 anni, potrebbe aver detto qualcosa di giusto anni fa, ma nessuno dovrebbe prestargli attenzione oggi.

 

Come riportato da Renovatio 21, in alcuni laender si è pensato di confiscare le armi regolarmente detenute a membri di AfD, unico partito tedesco che in Europa si è espresso contro la follia COVID per bocca dell’eurodeputata Christine Anderson.

 

Si è registrato in questi giorni un «pronunciamento» di generali tedeschi in pensione contrari all’invio dei carrarmati e al conflitto sempre più aperto con la Russia.

 

Secondo rivelazioni degli ultimi mesi trapelate su Der Spiegel, la CIA avrebbe avvertito in anticipo di settimane i servizi tedeschi rispetto alla possibilità di esplosioni sui gasdotti baltici.

 

 

 

 

 

Immagine di dominio pubblico CC0 via Wikimedia

 

 

 

 

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