Geopolitica
Netanyahu decide per la piena occupazione di Gaza
Il primo ministro israeliano Benjamino Netanyahu ha detto ai ministri che cercherà il sostegno del governo per un piano di occupazione completa di Gaza, nonostante le obiezioni delle Forze di difesa israeliane (IDF). Lo riporta il quotidiano Times of Israel.
Lo Stato Ebraico ha controllato Gaza per 38 anni, dal 1967 al 2005. Dopo il ritiro dell’IDF e dei coloni israeliani dall’enclave, questa è passata sotto il controllo dell’Autorità Nazionale Palestinese, che controllava anche parti della Cisgiordania occupata. Hamas ha preso il controllo di Gaza dopo aver vinto le elezioni del 2006. Da allora, non si sono più tenute elezioni.
Diversi ministri avrebbero affermato che Netanyahu avrebbe fatto riferimento al termine «occupazione della Striscia» durante conversazioni private, riflettendo la sua visione di espandere le operazioni militari. Ciò segna un significativo cambiamento di tono mentre il governo si prepara a discutere il futuro della campagna.
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«Il dado è tratto: puntiamo all’occupazione totale della Striscia di Gaza… Ci saranno operazioni anche nelle aree in cui sono tenuti ostaggi. Se il capo di stato maggiore delle IDF non è d’accordo, dovrebbe dimettersi», ha affermato un alto funzionario vicino a Netanyahu, citato da Ynet.
Attualmente, le IDF dichiarano di detenere circa il 75% del territorio. Secondo il nuovo piano, l’esercito dovrebbe occupare anche l’area rimanente, portando l’intera enclave sotto il controllo israeliano.
Il Times of Israel sostiene che le IDF siano contrarie all’idea di prendere il controllo di tutta Gaza. I militari ritengono che potrebbero volerci anni per smantellare tutte le infrastrutture di Hamas. Inoltre, questo approccio potrebbe esporre gli ostaggi al rischio di morte se le truppe si avvicinassero troppo al luogo in cui sono trattenuti.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia