Nel Regno Unito la longevità non gioca sempre a tuo favore

Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21

«I pazienti morenti che vivono più a lungo del previsto perdono i fondi del SSN» era il titolo della BBC.

Il NHS è il servizio sanitario del governo del Regno Unito, finanziato con fondi pubblici e gratuito. Ma sembra che ci siano dei limiti alla sua generosità.

Quando i medici determinano che una persona ha solo poco tempo da vivere, il SSN fornisce loro un supporto rapido per consentire loro di vivere in una casa di cura o a casa.

Ma in alcuni casi, la BBC ha scoperto in un’indagine speciale, quando il paziente vive più a lngo, il finanziamento viene  ritirato, lasciandoli a pagare i conti per le cure extra.

Questo sembra accadere a circa 1.300 pazienti ogni anno.

Secondo la storia della BBC:

«Il regime accelerato di assistenza sanitaria continua copre tutte le esigenze di cure palliative di un individuo e non è messo a dura prova. Per qualificarsi, devono esserci prove di una condizione in rapido deterioramento che potrebbe entrare in una fase terminale».

Le linee guida affermano che questo non dovrebbe essere «interpretato in modo restrittivo» nel senso che significa solo quelli con un «breve periodo di vita rimanente».

Ma in molti casi in cui un paziente rimane in vita oltre la sua prognosi, le revisioni vengono effettuate per decidere sulla loro continua idoneità, spesso a tre mesi dall’inizio del finanziamento.

Sembra che ci sia una grande variazione. In alcune aree, l’80% dei pazienti rivalutati è stato ritenuto non più idoneo; nelle altre zone, solo il 20%.

Un avvocato ha detto alla BBC che la percentuale di coloro che non erano più idonei sembrava «eccezionalmente alta».

A suo avviso, le valutazioni venivano utilizzate «spesso come un esercizio di risparmio sui costi da parte del SSN volto a ritirare finanziamenti a quante più persone possibile, anche dove potrebbe non essere appropriato».

Michael Cook