Occulto
Museo d’arte contemporanea incoraggia il pubblico a evocare i demoni
Un centro artistico e culturale di Minneapolis ha promosso un evento che incoraggiava le famiglie a partecipare a una «cerimonia per evocare e fare amicizia” con un demone di loro scelta.
Il sito Alpha News riferisce che lo scorso fine settimana il Walker Art Center ha tenuto un rituale pagano rivolto alle famiglie, con una performance chiamata «Lilit the Empathic Demon».
La descrizione dell’evento sul sito web dell’organizzazione recita: “I demoni hanno una cattiva reputazione, ma forse non siamo molto bravi a conoscerli”.
L’evento ha visto la partecipazione di un artista chiamato Tamar Ettun che afferma di creare «trappole per demoni».
«Le famiglie sono invitate a creare un vaso per intrappolare il demone che le conosce meglio – forse il “demone del pensiero eccessivo” – e quindi partecipare a una cerimonia giocosa per evocare e fare amicizia con il loro demone», si legge ulteriormente nella descrizione.
The Walker Art Center has received millions of dollars in taxpayer funds through Minnesota's Arts and Cultural Heritage Fund.https://t.co/F74SETGTJL pic.twitter.com/8Hdx6eFNIU
— Alpha News (@AlphaNewsMN) August 11, 2023
«Dopo aver progettato la tua trappola, Lilit the Empathic Demon verrà dal lato oscuro della luna per guidarti nella localizzazione dei tuoi sentimenti usando antiche tecniche babilonesi», afferma ulteriormente la descrizione, aggiungendo «Questa sessione collettiva e giocosa di evocazione di demoni si concluderà con un meditazione del movimento somatico, progettata per aiutarti a fare amicizia con le tue ombre».
Secondo quanto riportato, il museo in questione «ha ricevuto milioni di dollari in fondi dei contribuenti attraverso il Minnesota’s Arts and Cultural Heritage Fund, che finanzia regolarmente progetti con un’agenda di sinistra».
Lilit, scritto anche Lilith, Lilitu o Lilis, è una figura femminile nella mitologia mesopotamica e giudaica, che secondo alcuni teorie non cristiane sarebbe stata la prima moglie di Adamo e presumibilmente un demone primordiale, una creatura «bandita» dal Giardino dell’Eden per non aver rispettato e obbedito ad Adamo – e per questo oggi citata e riverita dai movimenti femministi che combattono il patriarcato e la figura maschile.
Si pensa che sia menzionata nella Bibbia in ebraico nel Libro di Isaia (34, 14), in una lista di animali notturni, dove è tradotto dalla versione CEI con «civetta».
La figura è più consistente nella tarda antichità nella mitologia mandea e nelle fonti della mitologia ebraica dal 500 d.C. in poi. Lilith appare in formule di incantesimo che incorporano una breve storia mitica (conosciuti oggi come historiolas nella mitologia mesopotamica, greca, aramaica, mandea e cabalistica) in vari concetti e località che danno descrizioni parziali di lei.
La demonessa è menzionata nel Talmud babilonese, nel testo apocrifo Vita di Adamo ed Eva come la prima moglie di Adamo, e nello Zohar Leviticus come «una donna focosa e focosa che per prima convisse con uomo». Molte autorità rabbiniche tradizionali, tra cui Maimonide e Menachem Meiri, rifiutano l’esistenza di Lilith
Il mondo dell’arte contemporanea è sempre più apertamente colluso con l’occultismo – questo in larga parte per il nichilismo dei suoi operatori, che non avendo idea di cosa sia l’arte, né di cosa facciano, si aggrappano dove possono per generare quel senso di «aura» di cui parlava Walter Benjamin: ossia, cercano una giustificazione «religiosa» a ciò che fanno (e alla loro esistenza stessa, in una scena che è composta per lo più di parassiti e riciclatori di danaro).
Non potendo trovare un senso religioso cristiano — e così rifiutando millenni di arte sacra, come è possibile vedere nell’ostinazione verso l’arte concettuale sempre più idiotamente iconoclasta – artisti, galleristi, collezionisti e critici dell’arte contemporanea si avvicinano giocoforza all’esoterismo, che è sempre disponibile e pure può dare un qualche effetto di épater le bourgeois, oltre che di ridare all’artista e all’opera quell’aura ieratica che essi stessi hanno ucciso e di cui non sanno elaborare il lutto..
Dal mondo dell’arte contemporanea occulta a pratiche indicibili, di cui sono piene varie teorie della cospirazione degli ultimi anni, si capisce che il passo sia bravissimo.
I vari scandali attorno alle mail di John Podesta con Marina Abramovic e alle pubblicità del marchio di alta moda Balenciaga soffiano sul fuoco di chi vede oramai occultismo, oligarcato e arte contemporanea (che è una funzione corollaria dell’oligarchia e delle sue gozzoviglie rituali e fiscali) interlacciati in modo inestricabile.