Geopolitica

Morto il comandante del Battaglione Azov che aveva parlato al Parlamento greco

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Un membro greco del battaglione Azov, che ha parlato in modo controverso al parlamento greco, è stato ucciso in una battaglia vicino all’acciaieria Azovstal a Mariupol’. Lo riporta il sito Greekcitytimes, che cita come fonte SKAI. Altri siti riportano la notizia, così come canali Telegram russi, ma una conferma, in questa guerra dove personaggi mediatici dati per morti riappaiono d’un tratto, non v’è ancora.

 

L’uomo, chiamato semplicemente Mikhail, sarebbe stato un vicecomandante del Battaglione Azov a Mariuopol’ dal 2014. La città, come noto, ha una densa quantità di cittadini di origine greca.

 

Mikhail era stato al centro di una controversia politica in Grecia, quando, a sorpresa, aveva parlato al Parlamento ellenico subito dopo l’inevitabile collegamento di Zelens’kyj.

 

Tsipras, indimenticato ex premier e capo della sinistra greca il cui nome divenne il logo di un partito italiano (l’indimenticata eurolista italica «Altra Europa con Tsipras»), si arrabbiò moltissimo, e giustamente.

 

Un neonazista che parla al Parlamento greco? Dopo tutti quegli anni di sforzi erculei contro Alba Dorata?

 

«Il governo ha la piena responsabilità di questa giornata di vergogna storica. La solidarietà al popolo ucraino è scontata, ma ai nazisti non è concesso parlare in Parlamento» aveva tuonato il capo del partito Syriza, già manifestante al G8 di Genova 2001.

 

Non aveva torto per niente, al punto che lo stesso governo di Atene dovette correre ai ripari, fare retromarcia, definire l’improvvisa comparsa del militante azovita come «una provocazione».

 

Del resto, invitate Zelens’kyj a parlare, e cosa credete che succeda?

 

Rilanciamo: inviate armi a Zelens’kyj, e a chi credete che vadano?

 

In America c’è un detto: «play stupid games, win stupid prices».

 

«Giochi ad un gioco studipo, vinci premi stupidi».

 

 

 

Immagine screenshot

 

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