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Morto il batterista dei Foo Fighters. I loro concerti erano solo per vaccinati

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Taylor Hawkins, il batterista dei Foo Fighters, la band  che ha vinto 12 Grammy e pubblicato sette album di platino, è morto a 50 anni.

 

Una dichiarazione pubblicata sui social media della band venerdì sera e inviata dal suo rappresentante ha confermato la morte, ma non ha fornito una causa o un luogo. La band avrebbe dovuto suonare uno spettacolo venerdì sera a Bogotá, in Colombia, al Festival Estéreo Picnic.

 

Secondo un video pubblicato su YouTube, il Festival ha annunciato la morte del musicista un’ora prima di quando avrebbe dovuto essere sul palco colombiano.

 

 

«Riconoscibile per le sue membra agitate, il bell’aspetto da surfista e il sorriso ampio e infantile – scrive il New York Times – il signor Hawkins è diventato un membro della band guidata da Dave Grohl per il suo terzo album, “There Is Nothing Left to Lose”, pubblicato nel 1999, e ha suonato nel successivi sette album del gruppo».

 

La morte del batterista – la figura decisamente più atletica di ogni complesso rock – pare essere arrivata d’improvviso, un malore dei tanti su cui una parte della popolazione fa brutti pensieri.

 

La causa tuttavia non si conosce e alcuni in rete pensano si tratti di droga e non di altri farmaci.

 

Come riportato da Renovatio 21, i Foo Fighters sono stati tra i primi a organizzare concerti in cui l’accesso era consentito solo ai vaccinati.

 

L’8 maggio 2021 parteciparono all’inquietante concerto Vax Live: The Concert to Reunite the World, mega evento di Los Angeles che aveva il sapore di un enorme rito mondialista, tanto che pure il papa Bergoglio aveva partecipato con un messaggio video.

 

Si trattava di un grande show organizzato in sostegno della ONG vaccinal-terzomondista, COVAX, ovviamente legata a Bill Gates. Oltre al papa, anche Biden e Macron avevano inviato messaggi al concertone della siringa. Presente fisicamente, per dare una spruzzata di democrazia, c’era  il problematico principe Enrico di Galles.

 

A fine febbraio è uscito Studio 666, un film horror splatter in cui i Foo Fighters interpretano loro stessi mentre sono impegnati a registrare un album in una casa infestata da spiriti e demoni infernali.

 

 

Secondo la trama, il frontman Dave Grohl trova un seminterrato contenente oggetti satanici e viene quindi posseduto.

 

In una sequenza del film Taylor veniva decapitato parzialmente da Grohl con un cimbalo.

 

 

 

Immagine di Raph_PH via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)

 

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