Reazioni avverse
Morti per vaccino COVID, il governo australiano offre di pagare i funerali
In una mossa scioccante quanto macabra e grottesca, il governo australiano sembrerebbe aver riconosciuto che i vaccini COVID possano avere come reazione avversa la morte dell’inoculato.
Il suo sito web ha visto infatti l’introduzione di una politica per pagare le spese funebri delle persone che muoiono dopo essere state vaccinate.
La direttiva include anche una disposizione per pagare un risarcimento fino a $ 600.000 se il ricovero è necessario a causa di lesioni o problemi di salute causati dal vaccino.
Il sito web del governo afferma che per rivendicare i costi, i parenti dovranno provvedere ad esibire «certificato di morte del defunto o certificato medico di causa di morte; prova che stai agendo per conto del defunto; prova di eventuali spese funerarie e chi ha pagato, tramite ricevuta; prova di eventuali importi che hai ricevuto o otterrai da terzi, come assicurazione funebre; prova di il partner del defunto ei figli a carico del reddito del defunto al momento del decesso, se del caso».
The Australian government has helpfully offered to pay funeral costs if you die from the COVID “vaccine.” https://t.co/gpS3PLOmex
— michelle dufay (@mdufay) October 8, 2022
La nuova policy del governo degni antipodi fornisce altresì consigli su «come calcolare i pagamenti e i costi del funerale», avvisando i ricorrenti che bisogna «mostrare i costi effettivi per il funerale. Ricordati di detrarre gli importi che hai ricevuto o che riceverai da terzi».
L’Australia, in particolare lo stato del Victoria, dove sta Melbourne, ha subito il lockdown forse più infame del mondo, pari solo a quelli cinesi, anche recenti.
Ricorderete le scene di repressione con violenza belluina da parte della polizia, molto spesso assai gratuita, e perfino, di recente, con uso di armi a microonde. Ricorderete i campi di concentramento, e le fughe rocambolesche di ragazzini disperati. Ricorderete le proibizioni di far incontrare nonni e nipoti. Il divieto dei regali di Natale, e abolizione di baci e abbraccia a capodanno. Manifestanti che si danno fuoco. Divieti di trapianto ai non vaccinati. Le invettive del potere contro le conversazioni. Vecchine arrestate perché mancanti di passaporto vaccinale. I selfie geotracciabili per dimostrare alla polizia la quarantena. Supermercati negati a non sierati, con rischio carcere. Bambini picchiati e spruzzati con lo spray urticante. Militari sulle strade per imporre il lockdown. Neonati morti perché impossibilitati a spostarsi da uno Stato australiano all’altro causa lockdown. Autorizzazioni alla polizia per arrestare i «complottisti COVID». Le ragazze tirate fuori dal finestrino dell’auto spaccato dalle autorità, per legge. Le mamme incinte arrestate nelle loro case davanti ai figli in lacrime. Le proposte di legge per strappare i figli ai genitori per garantire le norme COVID. Le botte ai giornalisti. La polizia che può entrarti in casa. Novak Djokovic, il più grande tennista al mondo, espulso come persona non grata.
Ora Canberra si offre di pagare le esequie dei suoi cittadini che, invece, hanno obbedito: si sono chiusi in casa, si sono fatti sprizzare con la siringa mRNA.
E sono morti.
Ora lo ammettono perfino al governo.