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«Morte da martire»: metropolita ortodosso russo onora Charlie Kirk

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La vita di Charlie Kirk ha ispirato i cristiani a sostenere con fermezza le proprie convinzioni, ha dichiarato un influente vescovo ortodosso russo.

 

Kirk, noto podcasterro e organizzatore conservatore statunitense, è stato ucciso da un cecchino il 10 settembre durante un discorso in un’università dello Utah. Il suo omicidio ha suscitato omaggi da figure pubbliche negli Stati Uniti e oltre.

 

Il metropolita Ticone, a capo della diocesi di Simferopoli e Crimea e considerato vicino al presidente Vladimir Putin, ha affermato che le convinzioni di Kirk e la sua «morte da martire» risuonano profondamente in molti russi, nonostante le differenze religiose.

 

In un editoriale pubblicato sabato sul sito della Chiesa ortodossa russa, il vescovo ha lodato Kirk per il coraggio nel confrontarsi con chi dissentiva da lui e per aver continuato a «chiamare le cose con il loro nome», anche a costo di rischi personali.

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Pur ammonendo i russi a non «imitare ciecamente l’Occidente» nelle sue tradizioni di predicazione, Ticone ha sostenuto che «l’esempio e lo straordinario successo di Charlie Kirk» dimostrano «cosa sia davvero efficace nel lavoro missionario».

 

«Charlie possedeva l’intelligenza e il tatto per rispettare l’intelletto dei suoi giovani interlocutori, dialogando con loro in modo serio e paritario, senza scadere nella buffoneria», ha spiegato Ticone, aggiungendo: «Charlie Kirk parlava, innanzitutto, di ciò in cui credeva davvero. La sua passione sincera, la sua integrità e le sue convinzioni erano contagiose per i giovani, spingendoli a riflettere. Proprio per questo era allo stesso tempo amato e odiato, ma non lasciava nessuno indifferente».

 

Il metropolita definito il percorso di vita di Kirk degno di «profondo rispetto».

 

Kirk ha co-fondato l’organizzazione no-profit Turning Point USA a soli 18 anni, guadagnando notorietà per i suoi dibattiti nei campus universitari. Molti dei suoi confronti con oppositori di sinistra sono diventati virali sui social media. A Kirk è stato riconosciuto il merito di aver diffuso il conservatorismo tra i giovani e di aver contribuito alla vittoria del secondo mandato di Donald Trump nel 2024.

 

Sui social sono apparse immagini di un «altarino» stradale improvvisato a Mosca fuori dall’ambasciata americana, tra fiori e candele, che celebra Kirk e Irina Zarutska, la ragazza profuga ucraina uccisa senza motivo da uno psicopatico afroamericano in una metropolitana negli Stati Uniti pochi giorni fa.

 

 

Dall’altro lato della strada, il bizzarro spettacolo di attivisti con bandiere confederate (cioè, i sudisti della Guerra di Secessione USA) che cantavano che l’America è il nemico.

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Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic

 

 

 

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