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Monsignor Viganò attaccato in TV

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La trasmissione DiMartedì del canale TV La7, facente parte del gruppo Cairo (che controlla anche il Corriere della Sera) attacca frontalmente monsignor Viganò mostrando un suo video e lasciando commentare l’ospite Bruno Vespa «che Dio lo perdoni».

 

Durante il programma Massimo Giannini, direttore del quotidiano della famiglia Agnelli La Stampa, arriva a definire monsignor Viganò «un mascalzone».

Da quanto risulta a Renovatio 21, la trasmissione non ha contattato Monsignor Viganò per chiedere conto delle sue posizioni, preferendo mostrare lo spezzone agli ospiti (tra cui il politico Alessandro Di Battista) per ottenerne la reazione.

 

Un giornalista non avrebbe dovuto cercare di sentire l’interessato?

 

Non importa. Sono domande che, nello stato attuale, non hanno più alcun senso.

 

Un prelato che viene apostrofato come «mascalzone» da un giornalista in TV non lo avevamo mai visto. Anche Vespa, che le cose vaticane dovrebbe averle un po’ frequentate, dovrebbe ammetterlo.

 

Ma non ha importanza: gli attacchi a Sua Eminenza vengono portati ad una persona non si può nemmeno difendere.

 

Pensi il lettore a definire questo atto.

 

 

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