Storia
Mons. Viganò ricorda la Battaglia di Vienna. Renovatio aggiunge la memoria dell’origine di cappuccino e brioche
Lo scorso 12 settembre l’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha ricordato l’anniversario della Battaglia di Vienna (1683), un’importante vittoria cristiana contro i Turchi Ottomani.
«Il 12 settembre di quell’anno, le forze della Lega Santa, guidate principalmente dal re polacco Jan III Sobieski e sotto la guida spirituale del beato Marco d’Aviano, sconfissero l’esercito ottomano che assediava Vienna, segnando un punto di svolta nella lotta contro l’espansione ottomana in Europa. Marco d’Aviano è invocato come “difensore della Cristianità”» scrive l’arcivescovo.
«Questa vittoria fu celebrata dalle Nazioni cattoliche perché ha rappresentato un momento cruciale nella storia della Cristianità» dice monsignore. «Ci sia di monito per il tempo presente, in cui l’islamizzazione si diffonde con la complicità di chi – nei governi civili e nella Chiesa Cattolica – dovrebbe invece fermarla e impedirla».
Oggi, 12 settembre 2025, ricorre l’anniversario della Battaglia di Vienna del 1683, un’importante vittoria cristiana contro i Turchi Ottomani.
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— Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) September 12, 2025
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La Battaglia di Vienna è universalmente considerata come il momento cruciale in cui fu impedito all’Islam di travolgere l’Europa moderna. Tuttavia, non tutti sanno che essa è anche il momento in cui fu creata la colazione tipica europea, cioè la diade cappuccine e brioche.
L’origine del cappuccino e della brioche è infatti legata alla Battaglia di Vienna del 1683, dove le truppe cristiane furono ispirate dalla predicazione di Marco d’Aviano, frate cappuccino e consigliere spirituale. La leggenda narra che i viennesi, celebrando la liberazione, crearono la brioche a forma di mezzaluna, il «kipferl», per schernire l’emblema ottomano. Secondo un’altra variante, i dolci a forma di mezzaluna furono trovati nell’accampamento dei turchi, che fuggirono per l’impeto delle schiere cristiane, che erano in grande inferiorità numerica. La leccornia, evolutosi nella moderna brioche, si diffuse in Europa.
Il cappuccino, invece, prende il nome dal colore marrone chiaro del saio dei frati cappuccini, simile alla bevanda di caffè, latte e schiuma. Si dice che i monaci, dopo la battaglia, abbiano sperimentato con il caffè abbandonato dagli ottomani nel loro quartier generale, addolcendolo con latte e miele.
Quindi, ogni vola che al bar, al mattino, consumate cappuccio e brioche, state in realtà brindando alla sconfitta dell’Islam da parte dell’Europa cristiana. Ora, dopo la Reconquista spagnuola e la vittoria a Vienna, l’Europa si trova di fronte ad una minaccia ulteriore di invasione maomettana, progettata dagli stessi governanti europei traditori e massoni.
Per cui, da un punto di vista simbolico e non solo, nell’attesa che la società maturi integralmente la consapevolezza della nuova invasione, Renovatio 21 si sente di dare a tutti gli europei il consiglio falsamente attribuito a Maria Antonietta: «mangiate brioches».
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Immagine: Frans Geffels (1625–1694), Il sollievo di Vienna (1683-1684), Vienna Museum, Vienna.
Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia