Pensiero

Mistero di una data ricorrente: cosa succederà dopo il 30 settembre?

Pubblicato

il

 

30 settembre 2021.

 

Varie questioni aperte nell’Italia pandemica paiono convergere intorno a questa data.

 

Le esenzioni mediche al green pass – rarità assolute, ma previste dalla legge – hanno scadenza il 30 settembre. Nessuno riesci a capire perché – ad esempio, si potevano far coincidere con il ritorno in classe, così da avviare i professori vaccino-renitenti a esclusione immediata. No, 30 settembre.

 

Non solo green pass. Fino al 30 settembre, sono anche validi quei certificati di esenzione al vaccino già  prodotti dalle Istituzioni sanitarie delle Regioni.

 

Il generale Figliuolo, pennuta figura marziale d’un tratto precipitata nella vita degli italiani, considera il 30 settembre come una data fondamentale, una sorta di Rubicone epidemiologico:

 

«L’obiettivo dichiarato a marzo di vaccinare l’80% della popolazione over 12 anni, sarà pienamente completato entro il 30 settembre» ha detto il militare divenuto commissario straordinario.

 

Poi c’è la questione dei tamponi in farmacia. Il protocollo per cui  farmacisti possono eseguire i test antigenici a prezzo calmierato all’interno del loro negozio si esaurisce, indovina indovinello, il 30 settembre, come specificato in una nota diffusa a luglio da Palazzo Chigi.

 

Anche l’agguerritissimo presidente della Regione Toscana, il Giani, ha in testa quella data: «Lotterò fino alla fine con coloro che non si vogliono fare il vaccino. Il nostro è un atteggiamento di assoluto rispetto fino al 30 settembre, dopo tiriamo le somme della nostra campagna vaccinale e chi non ha fatto il vaccino non ha più scuse».

 

Capito? Dopo il 30 settembre non ci sarà più rispetto. Dopo il 30 settembre.

La data torna in continuazione

 

La data torna in continuazione.

 

Ci chiediamo quindi se siamo complottisti se, con grande umiltà, domandiamo cosa deve succedere dal primo ottobre.

 

Magari è una data buttata là, come usano fare gli uomini di potere: come il rapporto deficit PIL imposto dalla UE, quel 3% che qualcuno ha ammesso è stato scelto perché suonava bene.

 

Quindi, magari hanno pensato che gli italiani magari a metà settembre non sono tutti tornati dalle vacanze, il riscaldamento globale potrebbe aver reso agibili le abbronzature a in riva al mare di Fregene, Punta Ala, Gabicce Mare e Lignano Sabbiadoro anche a fine settembre, e con il surplus di danari che sono nelle tasche dei cittadini grazie al Recovery Fund è facile che si siano concessi non due, ma sette settimane di riposo. No?

 

Oppure, c’è qualche altra cosa che non sappiamo?

 

Era girata in rete, qualche settimana fa, la storia, non priva di accenti di wishful thinking, che tutto lo slancio vaccinatorio si sarebbe esaurito ad ottobre a causa dell’approvazione di cinque nuovi farmaci che potrebbero curare il COVID, togliendo quindi la centralità terapeutica dei vaccini e portando ad una possibile esclusione di ogni prospettiva di obbligo vaccinale tout court.

 

«5 prodotti si trovano in una fase avanzata di sviluppo e hanno elevate possibilità di figurare tra i 3 nuovi strumenti terapeutici contro la COVID-19 da autorizzare entro ottobre 2021» scriveva il 29 giugno il sito della Commissione Europea.

 

Non abbiamo mai creduto a questa storia del catartico calendario delle monoclonali in arrivo, e non ci crediamo neanche ora: difficile che mollino l’osso.

Quale altra fase di questo inferno di schiavitù biotica ci aspetta dal 1 ottobre?

 

Perché la posta in gioco, per i poteri costituiti, è altissima, e niente è come sembra. Il COVID non è una pandemia, ma un allineamento di poteri (mediatici, sanitari politici, financo religiosi) per la creazione di un ordine nuovo. Il green pass non è uno strumento sanitario, ma la creazione di una piattaforma di sorveglianza che sarà estesa dove neppure ci immaginiamo. E il vaccino non è un vaccino, ma un sistema di marchiatura,  o meglio, un referendum globale sulla disponibilità della popolazione a farsi marchiare in modo ipodermico (risposta plebiscitaria: sì!).

 

Allora, torniamo a chiederci: cosa succede dopo il 30 settembre?

 

Quale altra fase di questo inferno di schiavitù biotica ci aspetta dal 1 ottobre?

 

 

 
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
 

 

Più popolari

Exit mobile version