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Misterioso organismo chiamato «blue goo» trovato in fondo all’oceano

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Esplorando i fondali dei Caraibi hanno alcuni scienziati hanno incontrato diversi organismi mai prima veduti, ora chiamati «blue goo», che significa «sostanza viscida blu».

 

Mentre i blue goo riposano immobili sul fondo dell’oceano, i cervelloni si interrogano su di essi, poiché non sono del tutto sicuri di cosa siano.

 

Essi appaiono all’esterno come macchie irregolari e globulari. Alcuni dicono che queste bestie subacquee non ancora identificate ricordano forme e sembianze di una morbida spugna da bagno atta al massaggio delle schiene e al detergere gli arti.

 

Dal maggio di quest’anno, gli scienziati a bordo della nave ammiraglia esplorativa della NOAA Okeanos Explorer, hanno sondato le profondità in gran parte inesplorate del Nord Atlantico, come parte di una spedizione in corso chiamata «Voyage to the Ridge 2022».

 

Individuato da una telecamera a bordo del veicolo telecomandato (ROV), un video dal livestream ufficiale della spedizione ha immortalato sia la creatura appiccicosa blu che le reazioni perplesse degli scienziati.

 

 

«Beh, posso dire che non è una roccia», ha ammesso scherzosamente uno scienziato. «L’ho chiamato blue goo».

 

Secondo i ricercatori, il misterioso blob appiccicoso blu potrebbe essere una specie di spugna o un corallo molle o persino un corallo tunicato. Ma in realtà non c’è modo per loro di scoprirlo con esattezza fino a quando un campione non viene raccolto ed esaminato, o fino a quando un altro esperto non sarà in grado di identificarli solo dalle immagini.

 

«Contatterò sicuramente uno dei miei colleghi qui nei Caraibi», ha detto uno degli scienziati nel video.
E, come nota un membro della troupe nella stessa clip, fa tutto parte del divertimento.

 

«Penso che in realtà sia una delle cose più entusiasmanti delle spedizioni degli esploratori di Okeanos», hanno detto. «C’è sempre almeno una cosa che ti sconcerta».

 

Siamo dinanzi all’ennesimo esempio di quanto il nostro pianeta – quello di cui dovremo sapere ogni cosa, grazie alla scienza – sia inesplorato. Chiedete al celacanto: il pesce preistorico che ci assicuravano essere estinto ma che poi ha fatto capolinea in una rete di pescatori sudafricani nel 1938.

 

E, al di là delle bestiole, pensate a quanto ha fallito la scienza in questi anni, e che follia sia lo scientismo.

 

Del resto, per capirlo, vi basta accendere il televisore e vedere le facce dei virologi, la declinazione pandemica dello scientismo, che non poco ruolo hanno avuto nell’accelerazione della società verso la biotecnocrazia che abbiamo imparato a conoscere.

 

Verrebbe voglia di dire, per ischerzo, che invece che pomodori e uova marce, agli spettacoli dei buffoni dello scientismo ad un certo punto andrebbero tirati, ceste intere di blue goo, la sostanza apiccicosa che dimostra la crassa ignoranza dei sapientoni che non hanno mai meditato le parole di Amleto:

 

«Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante tu ne possa sognare nella tua filosofia».

 

 

Immagine screenshot da YouTube

 

 

 

 

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