Ministra ceca dice di non essere triste per Darja Dugina. La DPR: «i Paesi europei aiutano il regime ucraino nel terrorismo»

Il 21 agosto il ministro della Difesa ceco Jana Černochová ha twittato di non sentirsi dispiaciuta per l’assassinio del 20 agosto della giornalista russa Darja Dugina, o per suo padre Aleksandr Dugin, ma di esserlo solo per le migliaia di persone uccise a causa della loro «propaganda». Lo riporta il sito Euractiv.

L’ambasciatore russo alle Nazioni Unite Vassilij Nebenzia ha risposto il 23 agosto, affermando che «anche se lasciamo da parte la moralità, che è stata da tempo sostituita dalla russofobia tra i nostri colleghi occidentali, le dichiarazioni di Černochová sono, in sostanza, un aperto sostegno e una celebrazione di un attacco terroristico contro uno dei nostri cittadini».

L’agenzia di stampa ceca CTK riferisce che il primo ministro Petr Fiala ha reagito alle parole di Nebenzia affermando attraverso il suo portavoce che «accusare Jana Černochová di sostenere il terrorismo da parte di un rappresentante della Federazione Russa, che sta commettendo crimini di guerra in Ucraina, non può essere considerato altro che un’espressione di supremo cinismo».

Secondo l’agenzia russa TASS, oggi un cittadino ucraino identificato come Yevgeny Karpenko, che lavorava nella Repubblica Ceca, ha detto alla sicurezza di Donetsk che «è stato reclutato dai servizi speciali ucraini, dopodiché è stato addestrato dagli istruttori cechi e ucraini al fuoco e addestramento agli ordigni esplosivi. È stato incaricato di compiere un atto di terrorismo al momento del referendum [di Donetsk] sull’adesione della repubblica alla Federazione Russa. Le autorità della Repubblica Popolare di Donetsk  hanno inviato al ministero degli Esteri russo informazioni sulla partecipazione ceca alla preparazione di un atto terroristico sul territorio della DPR il giorno del referendum».

«Ciò che è straordinario è che lui e terroristi simili, potenziali terroristi, sono stati addestrati nella Repubblica Ceca. In altre parole, non è un segreto che i Paesi europei aiutino il regime ucraino nel terrorismo», ha dichiarato Denis Pushilini, capo della DPR.

La data del referendum non è stata ancora annunciata, tranne che si svolgerà dopo la fine delle ostilità nel Donbass.

Immagine di U.S. Secretary of Defense via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0).