Geopolitica

Mine ucraine alla deriva nel Mar Nero, dice Mosca. Mediterraneo a rischio?

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L’FSB, il servizio segreto russo interno erede del KGB,  ha avvertito che le mine piazzate dalla Marina ucraina nel Mar Nero all’inizio dell’operazione militare russa rischiano di scatenarsi e di spostarsi verso sud verso il Bosforo.

 

Si dice che le mine siano obsolete prodotte durante la prima metà del 20° secolo e che i cavi di ancoraggio si stanno rompendo a causa delle tempeste nel Mar Nero.

 

«Sospinte da venti e correnti, le mine vagano liberamente nella parte occidentale del Mar Nero», afferma la dichiarazione dell’FSB.

 

«Tenendo presente il fatto che le correnti superficiali verso sud sono tipiche nelle aree di questi porti ucraini, non è escluso che le mine sciolte possano spostarsi verso il Bosforo e più avanti nel Mar Mediterraneo», ha sottolineato.

 

La flotta russa del Mar Nero ha emesso un avviso di pericolo di mine il 18 marzo.

 

Le mine ucraina potrebbe creare ulteriori problemi qualora riprendessero i carichi di materie prime (grano, argilla, metallo etc.) attualmente bloccati dalla guerra.

 

Ciò significherebbe ulteriore crisi della filiera mondiale, con prolungarsi del meltdown economico e financo alimentare a cui stiamo assistendo in diretta.

 

Pensate che bello: fino a poco fa il problema era l’inquinamento marino (non quello delle mascherine, fenomeno immane stranamente ignorato), del tipo di quello nei piagnucolii della Greta Thunberga.

 

Oggi scopriamo che lo stretto turco potrebbe essere invaso da mine pronte a far saltare navi intere.

 

E se le mine ucraine arrivassero, come dicono i servizi russi, fino al Mediterraneo? Vi rendete conto del problema? Come farebbero i gommonauti africani a giungere sulle coste UE?

 

Come potremmo vivere con l’idea che i migranti – che scappano dalla guerra – avessero il viaggio reso impossibile dal fatto dalla guerra in Europa verso cui dirigono?

 

Le mine ucraine diverrebbero così nei confronti dei popoli terzomondiali ancora più odiose dei doganieri di Kiev che picchiano gli africani?

 

Aspettiamo una parola di chiarezza dalle ONG kalergiste e dal loro boss in pectore Giorgio Mario Bergoglio.

 

 

 

 

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