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Miliardario avverte: la carenza di energia porterà a disordini sociali

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Un miliardario lancia l’allarme su possibili disordini sociali dovuti all’aumento dei prezzi dell’energia.

 

Il CEO del fondo Blackstone, Stephen Schwartzman, ha dichiarato alla CNN che crede che la carenza nell’industria del gas e del petrolio porterà a una crisi sociale nelle nazioni di tutto il mondo.

 

Il miliardario dice di temere che ciò avrà un impatto anche sulle istituzioni politiche di vecchia data. 

 

«Ci saranno persone molto infelici in tutto il mondo, in particolare nei mercati emergenti, ma anche nel mondo sviluppato. Quello che succede allora… è che ci saranno dei veri disordini. Questo sfida il sistema politico ed è tutto assolutamente inutile»

«Ci saranno persone molto infelici in tutto il mondo, in particolare nei mercati emergenti, ma anche nel mondo sviluppato», ha detto Schwarzman alla CNN. «Quello che succede allora… è che ci saranno dei veri disordini. Questo sfida il sistema politico ed è tutto assolutamente inutile».

 

Ad alimentare le preoccupazioni di Schwartzman sono i prezzi del petrolio e del gas alle stelle. Recentemente, i prezzi del petrolio negli Stati Uniti hanno raggiunto il massimo in sette anni di oltre 85 dollari al barile. Allo stesso modo, i prezzi del gas per veicoli hanno raggiunto una media di quasi  3,40 dollari al gallone, riporta la CNN. 

 

Anche il gas naturale sta registrando un’impennata dei prezzi a livello globale, con un aumento di oltre il 180 percento nell’ultimo anno. Anche alle società energetiche cinesi è stato ordinato di rallentare o arrestare le produzioni a causa dell’elevata domanda. 

 

«Ci ritroveremo con una vera carenza di energia», ha detto Schwartzman per poi rincarare dicendo che «quando hai una carenza, costerà di più. E probabilmente costerà molto di più».

 

Non c’è una ragione dietro la carenza di energia, anche se gran parte di essa può essere attribuita all’elevata domanda mentre il mondo tenta di riprendersi dalla pandemia e dai relativi arresti economici. 

 

In altre parole, è domanda e offerta di base. Molte persone vogliono energia, ma non ce n’è molta in giro. In quanto tale, i prezzi per esso aumenteranno precipitosamente. Schwarzman aggiunge che è anche difficile aumentare l’offerta poiché sta diventando sempre più difficile per le compagnie energetiche prendere in prestito denaro per finanziare le trivellazioni di petrolio e gas.

 

«Se provi a raccogliere fondi per le trivellazioni… è quasi impossibile ottenere quei soldi».

 

Purtroppo nulla di nuovo su questo fronte come sanno i lettori di Renovatio 21, l’agenda verde prosegue la sua marcia in maniera apparentemente inarrestabile. Il prezzo dell’energia da tutte le fonti convenzionali sta esplodendo a livello globale. Lungi dall’essere accidentale, potrebbe assomigliare ad un piano ben orchestrato per far crollare l’economia mondiale industriale che è già stata indebolita drammaticamente da quasi due anni di dannose restrizioni causa COVID.

 

Vi segnaliamo inoltre un’interessante intervista al Professor Mario Pagliaro, chimico al CNR ISM (Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati) e docente di nuove tecnologie dell’energia al Polo Fotovoltaico della Sicilia, il quale, intervistato da Renovatio 21, ha esposto in maniera chiara e lucida la crisi energetica in atto.

 

 

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