Bioetica
Medicina che «afferma il genere»: a che servono comunque le prove?
Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
In un altro articolo sulla questione transgender, sul blog dell’Hastings Center, tre accademici della NYU Grossman School of Medicine (tra cui il noto Art Caplan) sostengono che «l’assenza di prove non è assenza di efficacia».
Essi notano che lì le prove per la medicina affermativa di genere sono molto deboli:
«Pertanto, oltre a mancare di rigore metodologico, i dati disponibili non sono rappresentativi della popolazione. In altre parole, ci sono nella migliore delle ipotesi dati limitati e di scarsa qualità da cui trarre conclusioni da revisioni sistematiche».
È vero, riconoscono, non ci sono stati studi controllati randomizzati nella cura del genere pediatrico. Ma sarebbero immorali in ogni caso. «È stato dimostrato che le politiche e la legislazione che limitano o vietano l’accesso alle cure che affermano il genere hanno conseguenze pericolose per la vita. Pertanto, potrebbe essere moralmente discutibile consentire a un gruppo di accedere alla soppressione della pubertà e a un altro gruppo solo di cure psicologiche».
Sì, potrebbero esserci dei danni, come l’infertilità o la perdita di massa ossea. Ma «le sfide di un genitore di un bambino disforico [sono] l’intervento medico ora o il suicidio dopo?»
Concludono: «Sebbene le prove siano molto desiderabili, potrebbe non essere possibile creare gli studi che le genererebbero senza danneggiare coloro che dovrebbero trarne beneficio».
In breve, si può fare a meno delle prove quando l’unico fatto che sappiamo, il fatto cruciale, è che i bambini si suicideranno a meno che non ricevano un trattamento che affermi il genere.
Ma dove sono le prove per questo?
Secondo la Society for Evidence Based Gender Medicine, i giovani che si identificano trans hanno un rischio leggermente elevato di suicidio, ma questo potrebbe anche essere attribuibile alla depressione o all’autismo.
La questione del suicidio riaffiora ripetutamente nei discorsi sull’identificazione trans dei bambini. Se questa è la questione chiave di volta, merita di essere studiata a fondo.
Michael Cook
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
Immagine di MissLunaRose12 via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0); immagine modificata