Epidemie

Medici indonesiani fanno il vaccino cinese e si ammalano

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Il New York Times manda in stampa l’ennesimo articolo sull’inefficacia del vaccino cinese.

 

L’Indonesia, il quarto Paese più popoloso del mondo, lo scorso iovedì il Paese starebbe registrando oltre 20.000 casi di COVID-19, il numero più alto dall’inizio della pandemia. «L’ossigeno si sta nuovamente esaurendo negli ospedali della capitale, Giacarta, e la percentuale nazionale di test COVID positivi ha raggiunto il 14,6% la scorsa settimana. In confronto, il tasso di positività settimanale negli Stati Uniti è ora dell’1,8%, secondo i Centers for Disease Control and Prevention» scrive il NYT.

L’ennesimo articolo sull’inefficacia del vaccino cinese

«Dall’inizio della pandemia, sono morti 401 medici indonesiani, ha detto venerdì il team di mitigazione del rischio dell’Associazione medica indonesiana. Almeno 20 di loro sono stati completamente vaccinati con Sinovac» scrive il quotidiano, anche se ammette che «lo stato di vaccinazione di altri 31 medici morti tra il 1 febbraio e il 24 giugno è ancora oggetto di indagine».

 

A Kudus, citta del Giava Centrale, 358 operatori sanitari che sono stati completamente vaccinati con Sinovac sono risultati positivi durante un periodo di due settimane, secondo il team di mitigazione del rischio dell’Associazione dei medici indonesiani.

 

Arcipelago tentacolare incatenato dalla geografia e dalla burocrazia governativa, l’Indonesia ha vaccinato meno del 5% della sua popolazione, nonostante abbia iniziato le vaccinazioni a gennaio. Di coloro che sono stati vaccinati, la maggior parte ha ricevuto dosi di Sinovac, che potrebbero essere meno efficaci contro alcune varianti.

Il 90% dei medici vaccinati risultati positivi a Kudus erano asintomatici o paucisintomatici

Il 90% dei medici vaccinati risultati positivi a Kudus erano asintomatici o paucisintomatici. Due infermieri e un nutrizionista a Kudus, tutti completamente vaccinati, sarebbero morti questo mese di COVID-19, e l’idea che possano essere morti in seguito alla vaccinazione non sfiora nemmeno la mente di autorità e associazioni di categorie e giornali.

 

La principale associazione medica indonesiana sta ora discutendo la possibilità di somministrare agli operatori sanitari una terza dose di un altro vaccino, come Oxford-AstraZeneca: il cocktail che qualcuno pensava fosse una specialità italiana come il Negroni Sbagliato, è invece ora implementato anche dall’altra parte del mondo.

 

Tuttavia, ripete il New York Times, Sinovac, prodotto da un’azienda farmaceutica cinese e promosso dal governo cinese, è stato criticato per la mancanza di trasparenza sui suoi studi clinici.

 

Sinovac, prodotto da un’azienda farmaceutica cinese e promosso dal governo cinese, è stato criticato per la mancanza di trasparenza sui suoi studi clinici

Ma per vaccinare adeguatamente il Paese, l’Indonesia avrebbe bisogno di almeno altri 360 milioni di dosi. Finora, Sinovac è stato l’unico produttore a fornire dosi in quantità così elevate.

 

«Con i ritardi è arrivato un ceppo virulento di esitazione vaccinale. Alcuni religiosi musulmani e leader della comunità si chiedono se valga la pena di vaccinarsi. Si sono anche chiesti se le dosi prodotte in Cina siano davvero halal a causa dell’elevato consumo di prodotti a base di carne di maiale in Cina». Un fenomeno, quello di qualche clerico musulmano indonesiano che si mette di traverso ai vaccini per il loro contenuto immorale, sul quale Renovatio 21 ha negli ultimi anni riportato alcuni episodi. Ma niente paura: il consiglio nazionale del clero islamico ha ritenuto il vaccino Sinovac «santo e halal».

 

L’Indonesia ad inizio anno ha iniziato a dichiarare di voler punire chi non si vaccina, e ha iniziato con delle multe salate.

 

Lo scorso settembre era emerso come ad alcune persone che rifiutavano di indossare le mascherine le autorità hanno fatto scavare delle tombe.

 

 

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