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«Maledizioni massoniche multigenerazionali»: monsignore esorcista avverte che il coinvolgimento nella massoneria espone l’anima al demoniaco

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Secondo un articolo apparso su LifeSiteNews, mentre i cardinali italiani «dialogano» con i massoni, gli esorcisti sostengono che scacciano regolarmente i demoni che affliggono le famiglie a causa delle maledizioni massoniche invocate su più generazioni, avvertendo che qualsiasi coinvolgimento nella massoneria è un invito al demoniaco nella propria vita e in quella dei propri figli.

 

All’inizio del mese diversi vescovi e cardinali italiani hanno fatto notizia per un incontro a porte chiuse a Milano con i Gran Maestri Massoni delle principali logge della massoneria italiana. Sono stati lanciati appelli per un «dialogo» più aperto tra la Chiesa e la massoneria, e l’inclusione dei massoni all’interno della Chiesa, sul modello della posizione sempre più aperta di Papa Francesco nei confronti degli stili di vita omosessuali e transgender.

 

Il cardinale vaticano Francesco Coccopalmerio, già al centro di scandali, ha chiesto discussioni «permanenti» tra cattolici e massoni durante l’evento. Il discorso del porporato, di cui la stampa italiana ha riportato alcune parti, citando fonti presenti all’incontro a porte chiuse,  è stato pronunziato nel corso dell’incontro milanese dove ha presenziato oltre al capo della principale loggia massonica italiana, il Gran Maestro del Grande Oriente Stefano Bisi, anche all’arcivescovo ambrosiano Mario Delpini.

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Commentando tale proposta di aprire il supposto «dialogo» tra la Chiesa e la massoneria, monsignor Charles Pope, che è stato coinvolto nel ministero di liberazione per decenni presso il St. Michael Center for Spiritual Renewal di Washington, ha dichiarato a LifeSiteNews che era «del tutto insensato» che la Chiesa cerchi di «dialogare» con la massoneria, e per varie ragioni.

 

In primo luogo, «dà l’impressione» che essere coinvolti nella massoneria «non sia un grosso problema», minando l’insegnamento cattolico secondo cui far parte della Massoneria è gravemente peccaminoso e spiritualmente pericoloso, incorrendo nella pena di una scomunica automatica. Monsignor Pope ha quindi affermato che il coinvolgimento nella massoneria espone l’anima al demoniaco.

 

In secondo luogo, mons. Pope ha dichiarato che se si intraprende un dialogo con i peccatori, «dovrebbe essere una conversazione privata, non pubblica». Le discussioni pubbliche creano solo «confusione» e «scandalo», ha insistito.

 

Il monsignore esorcista ha quindi spiegato che negli esorcismi e nel ministero di liberazione, le possessioni e le ossessioni massoniche sono estremamente gravi, e comportano maledizioni generazionali derivanti dai voti pronunciati da un uomo durante i rituali massonici. Monsignor Pope ha detto che le maledizioni massoniche a volte rimangono fino a sette generazioni e che nel ministero di liberazione tali maledizioni si sono rivelate molto più frequenti di quanto inizialmente immaginato, scrive LifeSite.

 

Il sacerdote ha quindi specificato che data la frequenza delle maledizioni massoniche e la quasi impossibilità di far risalire il coinvolgimento massonico a sette generazioni fa, al Centro St. Michael, le preghiere di liberazione per l’ossessione e la possessione demoniaca includono «come ovvio» la rinuncia ai voti massonici e la rottura delle maledizioni massoniche, che si ottiene dopo tre giorni di intensa preghiera.

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L’incontro ai vertici tra massoneria e Chiesa cattolica a Milano parrebbe in contraddizione con la recente dichiarazione del Dicastero per la Dottrina della Fede (DDF) secondo cui ai cattolici è vietata l’appartenenza alle logge massoniche «a causa dell’inconciliabilità tra la dottrina cattolica e la Massoneria».

 

Tuttavia, la Chiesa conciliare brulica di aperture e contatti con la Loggia.

 

Vi è il caso, ad esempio di un sacerdote del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso che sarebbe stato dichiarato, secondo il sito cattolico americano Church Militante, cappellano massone in tre logge. Il prete, di origine austriaca, ha pubblicato la sua tesi di dottorato di 500 pagine intitolata Loggia e altare: sulla riconciliazione della Chiesa cattolica e della Massoneria regolare a Vienna, presentata nella capitale austriaca nel febbraio 2020 con il Gran Maestro della Gran Loggia d’Austria. Il religioso afferma di aver fatto avere copie del suo libro a Papa Francesco e al cardinale arcivescovo di Vienna Christoph Schönborn di Vienna e ad altri alti funzionari della Curia Romana.

 

Un libro del 2013 dei giornalisti investigativi italiani Giacomo Galeazzi e Ferruccio Pinotti ha descritto l’entità dell’infiltrazione massonica in Vaticano. In Vaticano massone. Logge, denaro e poteri occulti: il lato segreto della Chiesa di papa Francesco, gli autori scrivono che «anche il Gran maestro catanese Vincenzo Di Benedetto, capo della Gran Loggia serenissima di Piazza del Gesù, alla nostra precisa domanda: “Varie fonti indicano l’esistenza di Logge massoniche anche in Vaticano; lo ritiene possibile?” ha risposto senza esitazione: “Assolutamente sì, a prescindere dalla denominazione utilizzata”» (p. 83).

 

Nell’ottobre 2022, mons. Francesco Antonio Soddu, vescovo della diocesi di Terni-Narni-Amelia, si rifece riprendere in video mentre reggeva il nastro per l’inaugurazione di un tempio massonico, mentre le forbici erano nelle mani del Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (GOI) Stefano Bisi. Si trattava della loggia del GOI a Terni, una città che da Roma dista 100 chilometri. Un comunicato stampa diocesano afferma che la presenza del vescovo presso la loggia massonica era stata letta in un modo «travisa totalmente il senso della sua presenza», provocando «stupore, sconcerto e amarezza». Il comunicato della curia diocesana precisa che la presenza del prelato all’apertura della «Casa Massonica» ternana «non identificandosi con un pensiero differente dalla dottrina Cristiana, ha invece ha avuto l’unico scopo di testimoniare la fedeltà al Vangelo e alla Chiesa, soprattutto in questo tempo del percorso Sinodale che la caratterizza».

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Nell’ottobre 2020, il giornale italiano della loggia del Grande Oriente, Erasmus, ha acclamato l’enciclica Fratelli Tutti di Papa Francesco. «Nella sua ultima enciclica Frates Onmnes, Papa Bergoglio affronta il tema della Fratellanza e dell’amicizia sociale in una nuova ed inedita dimensione e non son poche le analogie con i principi e la visione massonica». L’elogio ha fatto seguito all’approvazione della loggia principale spagnola, la Gran Logia de España, che aveva affermato che l’enciclica «dimostra quanto l’attuale Chiesa cattolica sia lontana dalle sue posizioni precedenti», dichiarando che «in Fratelli Tutti, il papa abbraccia la fraternità universale – il grande principio della Massoneria moderna». Sempre nel 2020, la rivista trimestrale del GOI, Nuovo Hiram, ha esaltava il patto di «Fratellanza umana» di Papa Francesco ad Abu Dhabi con il Grande Imam Ahmad al-Tayyeb sostenendo che il documento «Fratellanza umana per la pace nel mondo e per la convivenza comune» è «innovativo» e una «droga a lento rilascio» che potrebbe annunciare una «nuova era» e rappresentare un «punto di svolta per una nuova civiltà».

 

Come riportato da Renovatio 21, due anni fa sempre la Gran Loggia di Spagna, scriveva estasiata dell’incontro ecumenico di Abu Dhabi voluto da papa Francesco: «la Massoneria Universale trattiene il fiato davanti al passo da gigante compiuto dall’Umanità il 4 febbraio, quando, per la prima volta della sua Storia, il mondo ha celebrato la Giornata Internazionale della Fraternità Umana».

 

Va ricordato che il 13 marzo 2013, a conclave ancora caldo, il sito di informazione Impulso Baires trasmetteva un comunicato della Gran Logia de la Argentina de Libres y Aceptados Masones: il Gran Maestro in persona, Angel Jorge Clavero, salutava il nuovo Pontefice già cardinale arcivescovo di Buenos Aires. Appena eletto, Papa Francesco riceve anche l’accorato augurio complimentoso del B’nai B’rith, che è una specie di simil-massoneria ebraica per ebrei.

 

Poche settimane prima di morire, il decano del giornalismo d’inchiesta italiano Andrea Purgatori fece una trasmissione televisiva in cui disse che papa Luciani, salito al Soglio nel 1978 con il nome di Giovanni Paolo, sarebbe morto la sera stessa del giorno in cui il giornalista Mino Pecorelli gli avrebbe consegnato la lista dei cardinali appartenenti alla massoneria. La rivelazione veniva fatta dalla sorella di Pecorelli, Rosita, durante una lunga trasmissione sulla TV nazionale dedicata alla figura del controverso giornalista assassinato nel 1979.

 

Come riportato da Renovatio 21, l’anno passato il sindaco di Nuova York Adams è stato innalzato al grado di «Maestro massone» durante una cerimonia massonica alla Gracie Mansion, che funge da residenza ufficiale dei sindaci della città. La loggia in questione è la Prince Hall Masonic Temple, che fa parte della «Prince Hall Freemasonry», una versione afro-americana della massoneria. I riti massonici di alto livello prevedono riti costruiti sull’odio contro il papato e contro il cattolicesimo

 

Come ha scritto Monsignor Carlo Maria Viganò, abbiamo oggi «vescovi e preti che negano i Sacramenti ai fedeli, ma che non perdono occasione per propagandare la propria incondizionata adesione all’agenda globalista in nome della fratellanza massonica».

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Immagine di Ben Scicluna via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial 2.0 Generic

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