Epidemie

Mai finita: un altro ceppo COVID «mutante» scoperto in Giappone con il peggioramento dell’epidemia di Tokyo

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La paranoia sul virus mutante non finisce mai.

 

Nemmeno il tempo di rispondere a due o tre domande sul famoso ceppo mutante inglese o su quello sudafricano, ed ecco che Ministero della Salute di Tokyo afferma di aver rintracciato un’altra variante di COVID-19 in parte simile ai ceppi mutanti di questi mesi, ritenuti  più contagiosi e teoricamente collegati a un picco di infezioni e potenzialmente collegati al numero crescente nel Regno Unito.

 

Secondo i resoconti dei media locali citati da Russia Today, il ceppo mutante è stato trovato in quattro persone che sono volate in Giappone dal Brasile. I passeggeri sono risultati positivi per COVID-19 in una quarantena aeroportuale, secondo il Ministero della Salute nipponico.

 

La notizia arriva quando i funzionari negli Stati Uniti insistono sul fatto che i rapporti su una variante altrettanto pericolosa che è stata isolata negli Stati Uniti sarebbero stati in realtà falsi

La notizia arriva quando i funzionari negli Stati Uniti insistono sul fatto che i rapporti su una variante altrettanto pericolosa che è stata isolata negli Stati Uniti sarebbero stati in realtà falsi.

 

I virologi affermano che le nuove mutazioni trovate in Giappone presentano alcune somiglianze con i ceppi mutanti del Regno Unito e della Germania.

 

La scoperta arriva in un momento particolarmente difficile per il Giappone, che sta soppesando un’estensione del suo stato di emergenza ora che i casi sono in forte aumento nella sua città numero 2, Osaka.

 

Il Giappone starebbe altresì valutando di rinviare per una seconda volta le Olimpiadi, che dovevano svolgersi nella capitale lo scorso anno.

 

Nel frattempo, nonostante le rassicurazioni di virologi e soprattutto delle case farmaceutiche, nessuno ha la più pallida idea riguardo la presunta efficacia dei vaccini in produzione riguardo le nuove varianti.

Anche dopo aver imposto il divieto di viaggio nel Regno Unito, il ceppo mutato isolato per la prima volta in Gran Bretagna è stato rintracciato in Giappone.

 

Dall’inizio della pandemia, il Giappone ha registrato oltre 283.000 infezioni e oltre 3.800 decessi legati al coronavirus.

 

Nel Regno Unito, si ritiene che la nuova variante mutante sia responsabile del 60% dei casi scoperti a Londra.

Il risultato di questo assalto di nuovi virus, secondo il New York Times, è abbastanza chiaro: ci vorranno anni per vaccinare un numero sufficiente di persone per fermare la diffusione di COVID-19. Nel frattempo, mascherine e rigorosi requisiti di allontanamento sociale saranno all’ordine del giorno.

 

COVID-19, COVID-20, COVID-21, 22, 23… e la vita che mai più torna quella di prima.

Una narrativa ancora tutta da costruire

 

Nel frattempo, nonostante le rassicurazioni di virologi e soprattutto delle case farmaceutiche, nessuno ha la più pallida idea riguardo la presunta efficacia dei vaccini in produzione riguardo le nuove varianti.

 

Una narrativa, questa, ancora tutta da costruire.

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