Bizzarria

L’ultimo discorso di Biden è un video deepfake?

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La Casa Bianca ha rilasciato qualche giorno fa una versione che appare pesantemente modificata del bizzarro discorso di Biden alla National Organization of Black Law Enforcement Executives Conference, un’associazione di poliziotti di colore.

 

Nel video, il volto di Biden appare leggermente alterato, ed è stato notato che egli sbatte le palpebre in tutto 6 volte in 11 minuti di discorso.

 

In rete gli utenti si sono chiesti se si tratti di una versione «drogata» del presidente americano. Il conduttore di Fox News Tucker Carlson ha recentemente riferito che una fonte gli ha detto come Biden venisse regolarmente alimentato con pillole durante la campagna presidenziale 2020 affinché gli fosse impedito di «comportarsi come un bambino piccolo».

 

Tuttavia, l’ipotesi che prende più piede è quella che si tratti di un video deepfake, ossia realizzato con algoritmi di ultima generazione in grado di ricreare iperrealisticamente i volti delle persone.

 


Il deepfake è una tecnologia derivata da ricerche informatiche universitarie che ha preso piede pochi anni fa, e che lentamente sta percolando nel mondo del cinema e degli effetti speciali.

 

I deepfake, che si basano su algortimi chiamati Generative Antagonist Network (GAN), sono stati usati dapprima per inquietanti e illegali filmati osceni; di fatto la loro esistenza non è ancora stata regolata.

 

La credibilità dei deepfake è tale che i volti generati con gli algoritmi sono più credibili di quelli reali.

 

I deepfake paiono essere stati utilizzati anche durante la guerra ucraina: qualcuno che impersonava il sindaco di Kiev Vitalij Klitschko avrebbe intrattenuto conversazioni con altri sindaci europei per videoconferenza, possibilmente utilizzando un software di deepfake in tempo reale. Parimenti,

 

Joe Biden, una vita passata a mentire, non poteva farsi scappare la possibilità di utilizzare anche l’ultimo ritrovato in fatto di menzogne.

 

 

Un anno fa la giornalista Sharyl Attkisson suggeriva che, vista la sparizione della persone fisica di Biden dalla comunicazione della Casa Bianca, tanto valeva che usassero un «ologramma» per i suoi discorsi pubblici.

 

Detto, fatto.

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