Predazione degli organi

L’Uganda apre alla predazione degli organi

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Il parlamento dell’Uganda sta esaminando una proposta di legge che consentirebbe per la prima volta il trapianto di organi nel Paese – cioè la predazione dei corpi di persone ancora viventi.

 

Si tratta dell’ennesimo caso di Paese africano che adotta leggi della Necrocultura occidentale, un segno di auto-colonialismo mentale disperante.

 

L’Uganda si unirebbe a un breve elenco di Paesi africani, tra cui Sud Africa, Tunisia e Kenya, che hanno sia le leggi che le strutture sanitarie per i trapianti di organi all’interno dei loro confini, riporta la BBC.

 

Al momento l’India e la Turchia sono le destinazioni più popolari per i malati di rene ugandese. Solo i parenti stretti possono essere donatori e i viaggi devono essere approvati dall’Uganda Medical Board – per prevenire il traffico di organi o le persone costrette a offrire i loro organi.

 

Ma se il parlamento approva la nuova misura, il processo dovrebbe essere più semplice e il costo per la chirurgia e le cure di recupero potrebbe scendere, dando il via così all’industria della morte che espianta gli organi alle persone quando ancora il cuore batte nel loro petto.

 

Come sa il lettore di Renovatio 21, l’espianto degli organi può avvenire solo a cuor battente. La medicina moderna considera incredibilmente una persona come «morta» anche quando ha la circolazione funzionante: i medici si appellano ad un costrutto chiamato «morte cerebrale» che è niente più che una convenzione stabilita per la prima volta ad Harvard negli anni Sessanta e che varia da Paese a Paese – potete essere considerati morti (quindi depredabili degli organi) in Italia ma magari considerati vivi altrove.

 

L’orrore del procedimento prevede spesso la somministrazione di anestesie o sostanze paralizzanti al «morto», così che resti fermo durante lo squartamento a cuor battente subito in ospedale.

 

Tutto questo, come sa il lettore, viene venduto al pubblico invece come «atto di altruismo», che non ha a che fare con la morte, ma con la qualità della vita di un paziente ricevente, il quale, se non lo sapete, diventerà cliente a vita di Big Pharma per farmaci antirigetto e altro.

 

Che l’Africa copi le cose peggiori dell’Occidente malato e corrotto, suicida e intriso della Necrocultura assassina e autogenocida, dovrebbe mettere a tutti un’enorme tristezza.

 

 

 

 

Immagine di Jozef020 via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)

 

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