Geopolitica

L’Ucraina sta proibendo agli uomini dai 18 ai 60 anni di lasciare il Paese

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Il governo ucraino ha annunciato giovedì che non consentirà a nessun uomo di età compresa tra i 18 ei 60 anni di lasciare il Paese.

 

La notizia, pure riportata dalla CNN, non ha avuto molta eco nella stampa occidentale, preoccupata per lo più di sottolineare la massa di profughi che sarà accolta «senza test COVID» dai polacchi.

 

Il ministero dell’Interno della Difesa ucraino ha rilasciato una dichiarazione:

 

«Il Servizio statale della guardia di frontiera dell’Ucraina riferisce che a causa dell’imposizione della legge marziale in Ucraina, la partenza di una certa categoria di cittadini dall’Ucraina è temporaneamente limitata».

 

«In particolare, ai cittadini maschi dell’Ucraina di età compresa tra i 18 ei 60 anni è vietato lasciare l’Ucraina».

 

«Tale regola si applicherà per il periodo della legge marziale».

 

«Chiediamo ai cittadini di tenere conto di queste informazioni».

Parrebbe, insomma, che l’Ucraina sia in cerca di trattenere tutta la possibile carne da cannone da mandare eroicamente contro la macchina da guerra moscovita

 

Parrebbe, insomma, che l’Ucraina sia in cerca di trattenere tutta la possibile carne da cannone da mandare eroicamente contro la macchina da guerra moscovita.

 

Il governo di Kiev ha anche iniziato a arruolare riservisti della stessa età, ma ha escluso una mobilitazione generale delle truppe in questo momento, ha riferito Reuters a seguito di un decreto presidenziale.

 

Ciò è in apparente contrasto con le continue notizie, propalate da media e social media internazionali, che mostrandola distribuzione di decine di migliaia di fucile d’assalto AK-47 (quelli che in Italia chiamiamo «Kalashnikov») alla popolazione civile.

 

«Daremo armi a chiunque voglia difendere il Paese. Siate pronti a sostenere l’Ucraina nelle piazze delle nostre città», ha presidente ucraino Zelens’kyj, aggiungendo che «elimineremo le sanzioni contro tutti i cittadini ucraini che sono pronti a difendere il nostro Paese come parte della difesa territoriale imbracciando le armi».

 

Il conflitto progettato dai russi, come annunciato chiaramente da Putin nei suoi discorsi, prevede la castrazione militare dell’Ucraina ma nessuna molestia ai civili ucraini, considerati nelle parole del presidente russo come una popolazione di fatto legata strettamente alla Russia se non russa a tutti gli effetti.

 

Nei fatti, stiamo vedendo operazioni chirurgiche contro basi e depositi militari, e nessun bombardamento sulla popolazione civile – insomma, una guerra d’altri tempi, quando il popolo veniva risparmiato.

 

A «civilizzare» il conflitto pare essere invece l’Ucraina con la continua ostentazione della presunta resistenza casa per casa che opporranno i semplici cittadini di Kiev ora armati, e quindi forse mediaticamente preferibili ai soldati e ai riservisti.

 

Come riportato da Renovatio 21, stanno emergendo dubbi anche riguardo al palazzo fuori dalla capitale colpito l’altro giorno: si trattava davvero di un missile Kalibr russo, o era piuttosto un razzo antiaereo BUK-M1 ucraino puntato in modo errato?

 

Pochi minuti fa è stato annunciato che vi saranno dei colloqui «senza condizioni» da parte dell’Ucraina lungo il fiume Pripjat in Bielorussia. Non è chiaro, qualora la guerra dovesse cessare, che fine faranno tutti i fucili e le armi ora nelle mani di singoli cittadini  o di bande organizzate.

 

 

 

Immagine screenshot da Youtube.

 

 

 

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