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L’orologio del giorno del giudizio rimane vicino all’«apocalisse che pone fine alla Civiltà»

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Il Doomsday Clock – il simbolico orologio che avverte della possibile distruzione dell’umanità – rimane il più vicino che sia mai stato a una catastrofe che pone fine alla Civiltà a causa di un mix di minacce globali, tra cui armi nucleari e cambiamenti climatici, riporta la testata russa Sputnik.

 

L’«orologio del giorno del giudizio» è operato dal Bulletin of the Atomic Scientists, un’organizzazione fondata da Albert Einstein e Robert Oppenheimer.

 

Il gruppo ha rilasciato la dichiarazione di allarme globale durante la loro 75a lettura annuale del metaforico conto alla rovescia per l’apocalisse.

 

«I membri del Consiglio per la scienza e la sicurezza ritengono che il mondo non sia più sicuro di quanto non fosse l’anno scorso in questo momento e quindi decidono di impostare l’orologio del giorno del giudizio ancora una volta a 100 secondi a mezzanotte», ha affermato il gruppo in un comunicato uscito lo scorso giovedì.

«L’orologio rimane il più vicino che sia mai stato ad una apocalisse che pone fine alla Civiltà»

 

«Questa decisione non suggerisce in alcun modo che la situazione della sicurezza internazionale si sia stabilizzata. Al contrario, l’orologio rimane il più vicino che sia mai stato ad una apocalisse che pone fine alla Civiltà».

 

In termini di misure di mitigazione del rischio, l’organizzazione ha invitato i presidenti degli Stati Uniti e della Russia a identificare limiti più stringenti alle armi nucleari e ai sistemi di lancio entro la fine di quest’anno.

 

La Cina, ha aggiunto il comunicato, dovrebbe impegnarsi in una politica no-first-use («non-primo-utilizzo) delle armi nucleari insieme a Stati Uniti e Russia.

 

Come riportato da Renovatio 21, la Cina è renitente riguardo alla questione delle limitazioni nucleari, aggiungendo testate atomiche all’arsenale e costruendo in questi mesi 119 nuovi silos per lanci balistici nel deserto, con ecologicamente encomiabili impianti alimentati a energia solare. Un video diffuso da funzionari del Partito Comunista Cinese sei mesi fa mostravano un attacco atomico cinese contro il Giappone.

 

Inoltre, Iran e Stati Uniti dovrebbero rientrare nell’accordo nucleare e la Corea del Nord dovrebbe codificare il divieto di test nucleari e missilistici a lungo raggio, afferma il comunicato.
Il gruppo ha affermato che il tempo si basa sulle continue minacce poste da armi nucleari, cambiamenti climatici, tecnologie dirompenti e COVID-19.

 

Gli scienziati atomici anche affermato che un ambiente di informazioni corrotte che mina il processo decisionale razionale su questi problemi ha esacerbato le minacce.

 

Il Doomsday Clock è rimasto fisso a 100 secondi a mezzanotte negli ultimi due anni, ha osservato il comunicato.

 

Va reso merito al Bullettin di avere per primo, pochi mesi fa, rotto il ghiaccio sulla questione del coronavirus fuggito dal laboratorio, ospitando un lungo e dettagliatissimo articolo dell’ex giornalista scientifico del New York Times Nicholas Wade che mostrava come l’ipotesi del virus bioingenerizzato fosse probabile, a differenza della narrazione dominante, che ora abbiamo appreso essere stata una vera spirale del silenzio imposta dagli alti ufficiali sanitari americani implicati, che invece sosteneva che il SARS-nCoV-2 aveva una chiara origine naturale.

 

 

 

 

 

Immagine di Macro.biolog via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)

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