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L’Opus Dei deve modificare i suoi statuti

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274 membri dell’Opus Dei – istituzione fondata a Madrid nell’ottobre 1928 da Josemaría Escrivá de Balaguer – si sono riuniti in un congresso generale straordinario a Roma dal 12 al 16 aprile 2023 per adeguare gli statuti della prelatura al Motu proprio Ad charisma tuendum (14 luglio 2022).

 

Con essa Papa Francesco ha modificato due articoli della costituzione apostolica Ut sit (28 novembre 1982) di Giovanni Paolo II, che ha eretto la prelatura, per adeguarli alle norme dettate dalla recente costituzione apostolica Prædicate evangelium (19 marzo 2022) sulla Curia romana.

 

Così Francesco «ha ritenuto opportuno affidare al Dicastero per il Clero la competenza per tutto ciò che spetta alla Sede Apostolica in merito alle prelature personali, di cui l’unica finora eretta è quella dell’Opus Dei».

 

Il Motu proprio obbliga la prelatura a presentare una relazione annuale sulla sua attività, che finora è stata richiesta ogni cinque anni. E il prelato dell’Opus Dei, prosegue Ad charisma tuendum, non sarà insignito dell’ordine episcopale. Tuttavia, per il suo ufficio, gli «è concesso il titolo di Protonotario Apostolico Soprannumerario con il titolo di Reverendo Monsignore».

 

Lo scopo dell’incontro romano era quindi quello di riflettere sul modo migliore per realizzare l’adeguamento degli statuti dell’Opera, informa l’Opus Dei in un comunicato stampa. Per questo hanno preso parte a questo congresso generale straordinario 126 donne e 148 uomini, di cui 90 sacerdoti, provenienti dai cinque continenti.

 

I lavori e le conclusioni di queste giornate saranno presentati al Dicastero per il Clero. La Santa Sede comunicherà successivamente le ultime modifiche agli statuti approvati dal Pontefice.

 

Mons. Fernando Ocáriz, attuale prelato dell’Opus Dei, è stato ricevuto da Papa Francesco il 3 giugno 2023. Nel messaggio rivolto ai suoi «carissimi figlie e figli», il sacerdote spagnolo ha affermato di aver così «informato del lavoro svolto in lo scorso aprile durante i giorni del Congresso Generale Straordinario».

 

Precisa di aver «anche detto al Santo Padre che avevamo iniziato a lavorare con il Dicastero per il Clero sul documento scaturito dal congresso, in vista della decisione che dovrà essere presa dalla Santa Sede».

 

La prelatura conta oggi 93.600 persone, di cui 2.093 sacerdoti. Circa il 60% sono donne e il 40% uomini. La ripartizione per continente è: Africa 4%, America 36%, Asia 4,5%, Europa 54,5%, Oceania 1%.

 

Infine, 1.957 sacerdoti incardinati in diverse diocesi del mondo fanno parte della Società Sacerdotale della Santa Croce, un’associazione di chierici intrinsecamente unita alla prelatura e che consente l’ordinazione di sacerdoti dell’Opus Dei.

 

 

 

 

 

Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia

 

 

 

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