Geopolitica

L’opposizione israeliana annuncia il ritiro dal Parlamento

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Gli esponenti politici dell’opposizione israeliana, Yair Lapid, Benny Gantz, Merav Michaeli e Avigdor Lieberman, hanno firmato una dichiarazione congiunta per annunciare che boicotteranno il voto della Knesset se verrà presentata, in terza lettura, la proposta di legge che stravolge le istituzioni.

 

Israele non ha Costituzione. Il regime è retto da 12 leggi fondamentali che la coalizione di Benjamin Netanyahu s’appresta ad abrogare.

 

La Commissione speciale della Knesset incaricata di emendare la legge fondamentale che riguarda il governo, presieduta da Ofir Katz, membro del partito del primo ministro, ha adottato un emendamento finalizzato a impedire al procuratore generale di dichiarare il primo ministro inidoneo a governare. Prevede infatti che il primo ministro possa essere dichiarato inidoneo solo in caso d’incapacità fisica o mentale.

 

Durante il precedente incarico di primo ministro, Netanyahu ha concluso un accordo con la Giustizia, che però oggi non rispetta. La Corte Suprema potrebbe per questo motivo dichiararlo inidoneo.

 

Netanyahu ha commentato: «siamo in presenza di un attacco senza precedenti di reti mediatiche che si sono mobilitate contro il governo, completamente mobilitate a favore degli oppositori alla riforma. Trasmissioni in diretta, analisi di parte, sondaggi truccati, fake news 24 ore su 24».

 

 

 

 

Articolo ripubblicato su licenza Creative Commons CC BY-NC-ND

 

 

 

 

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Immagine di Kobi Gideon / Government Press Office via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unported (CC BY-SA 3.0)

 

 

 

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