Sanità

L’OMS: nessuna prova che la terza dose offra una «maggiore protezione» alle persone in salute

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L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha messo in dubbio la decisione del governo del Regno Unito di lanciare centinaia di milioni di terze dosi alla sua popolazione, affermando che non ci sono «prove» che offrirebbero «maggiore protezione» ai sani.

 

Il segretario alla salute del Regno Unito, Sajid Javid, afferma che il paese si è assicurato ulteriori 114 milioni di dosi di vaccino per il 2022 e il 2023 per «guadagnare tempo» e che a tutti i maggiori di 18 anni ne verrà offerta una entro la fine di gennaio.

 

Il dottor Mike Ryan, capo del programma di emergenza dell’OMS, ha messo in dubbio la logica alla base di questa decisione.

 

«In questo momento, non ci sono prove che io sappia che suggerirebbero che il potenziamento dell’intera popolazione fornirebbe necessariamente una maggiore protezione per individui altrimenti sani contro il ricovero in ospedale e la morte», ha dichiarato il medico OMS.

«In questo momento, non ci sono prove che io sappia che suggerirebbero che il potenziamento dell’intera popolazione fornirebbe necessariamente una maggiore protezione per individui altrimenti sani contro il ricovero in ospedale e la morte», ha dichiarato il medico OMS

 

Ripetendo un  argomento bio-terzomondista che circola molto in queste settimane, il dottor Ryan ha anche notato che il Regno Unito era in una «posizione lussuosa» di essere in grado di offrire iniezioni di richiamo a tutta la sua popolazione dato che molti paesi più Poveri non hanno nemmeno i vaccini per somministrare al popolo una singola dose.

 

Anche le autorità mediche del Regno Unito hanno sfruttato la variante di Omicron per insistere sul fatto che una maggiore quantità di giovani si sottopongano al siero genico

 

È significativo che l’arrivo della Omicron abbia coinciso, in Italia, in Francia e non solo, con la scontata autorizzazione di uso del vaccino genico sulla popolazione infantile dai 5 agli 11 anni.

 

È come se ad ogni variante (Delta, Mu, Omicron, etc.) un pezzo più della torta della popolazione entrasse nel colore dei vaccinati.

 

Ad ogni variante la luce in fondo al tunnel torna lontana, rimandando sine die l’uscita dallo status pandemico.

 

Come oramai noto, la variante Omicron causa solo sintomi definiti «lievi» nei pazienti giovani.

 

Il ministro della Salute di Londra Javid, di origine irachena, è già noto per le numerose giravolte sul green pass.

 

L’OMS dice ora per bocca di un suo quadro dubbi su terza dose e Omicron, ma stiamo tranquilli: domani dirà il contrario, o rincarerà, magari con una campagna per un vaccino completamente nuovo gentilmente offerto dal cartello dei farmaci genetici.

 

Questo è il mondo in cui viviamo ora.

 

 

 

 

 

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