Epidemie

L’OMS dichiara la fine dell’emergenza sanitaria pubblica del vaiolo delle scimmie

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L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato la fine dell’emergenza sanitaria pubblica globale per il vaiolo delle scimmie. L’OMS ha dichiarato il vaiolo delle scimmie un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale (PHEIC) nel luglio 2022, dopo che erano stati segnalati più di 10.000 casi in 63 paesi.

 

Il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus ha affermato che la decisione di revocare la designazione PHEIC si è basata su diversi fattori, tra cui il calo del numero di casi, il fatto che il virus viene ora trasmesso principalmente attraverso il contatto sessuale e la disponibilità di farmaci efficaci vaccini e trattamenti.

 

Il Tedros ha tuttavia anche avvertito che l’epidemia di vaiolo delle scimmie non è finita. Ha affermato che il virus rimane una minaccia e che i paesi devono continuare a essere vigili e ad adottare misure per prevenire la diffusione della malattia.

 

Mentre focolai del morbo apparivano dopo i Gay Pride, Tedros aveva scavalcato il suo comitato interno OMS per dichiarare il vaiolo delle scimmie emergenza globale. L’ente sanitario mondiale arrivò a prodursi anche nel grottesco suggerimento ai gay di limitare i partner sessuali e di vaccinarsi prima delle parate di orgoglio gaio (vaccino approvato senza studi clinici, con idoneità estesa anche ai bambini), non prima di aver annunciato di voler cambiare il nome al vaiolo delle scimmie, perché a rischio razzismo.

 

Il 99% dei casi, ammise ad un certo punto la sanità britannica, era costituito da maschi omosessuali.

 

Nel settembre 2022 a un ragazzo italiano bidosato COVID che era andato in vacanza cinque giorni, fu diagnosticato un triplete: oltre al COVID anche l’HIV e il vaiolo delle scimmie.

 

Il vaiolo delle scimmie aveva portato alla ribalta casi agghiaccianti e questioni rivoltanti, di cui prima con fatica si era discusso.

 

Come riportato da Renovatio 21vi è stato un caso di coinfezione HIV e monkeypox particolarmente impressionante: un uomo con il naso in necrosi. Il paziente, che era andato dal suo medico per la pelle nere sul naso e pustole di pus in tutto il corpo (e in particolare nella zona delle pudenda e sulla bocca) non si era mai testato per le malattie veneree: ha scoperto così di avere l’HIV, oltre che il vaiolo delle scimmie.

 

Una circolare del ministero della Salute italiana di poche settimane fa stabilisce una precedenza per la vaccinazione anti-vaiolo per le scimmie a «persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM) che rientrano nei seguenti criteri di rischio: storia recente (ultimi 3 mesi) con più partner sessuali; partecipazione a eventi di sesso di gruppo; partecipazione a incontri sessuali in locali/club/cruising/saune; recente infezione sessualmente trasmessa (almeno un episodio nell’ultimo anno); abitudine alla pratica di associare gli atti sessuali al consumo di droghe chimiche (Chemsex)».

 

Una lista dettagliata, anche rivelatrice di alcune cose che non sapevamo.

 

Da oltremanica era invece arrivata la notizia del primo caso di cane infettato da vaiolo delle scimmie. La bestiola condivideva il letto con una coppia di gay infetti.

 

Come riportato da Renovatio 21, nel 2021 il vaiolo delle scimmie fu protagonista di una molto preveggente simulazione organizzata dall’ONG per la minaccia nucleare NTI con l’OMS e l’inevitabile Fondazione Gates.

 

 

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