Epidemie

Lockdown, studio rileva che molti bambini non sono in grado di dire il proprio nome a causa dei blocchi

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Un nuovo studio che sarà pubblicato entro la fine della settimana ha rilevato che, a causa dell’isolamento sociale causato dal lockdown, molti bambini che entrano nelle scuole elementari non sono in grado di pronunciare il proprio nome.

 

«Il rapporto collegato al quotidiano britannico The Times è destinato a rivelare che i problemi di sviluppo sono diffusi tra i bambini in Gran Bretagna, con lo studio destinato ad incolpare le condizioni della pandemia e la mancanza di educazione dei genitori per queste carenze», riferisce il sito americano Breitbart.

 

Lo studio delinea come le capacità di comunicazione verbale dei bambini siano state gravemente ostacolate dai lockdown, problemi senza dubbio esacerbati dagli adulti che indossano maschere per il viso.

 

«Abbiamo bambini che stanno ancora bevendo dai biberon con le tettarelle quando iniziano la scuola», ha detto un preside del Regno Unito citato dallo studio.

 

Un altro preside ha detto che la sua scuola ha dovuto tenere assemblee su come usare coltello e forchetta perché i bambini mangiavano i pasti con le mani, mentre un altro preside ha detto che metà dei bambini non è nemmeno stata addestrata all’uso del gabinetto.

 

«I bambini provenienti da contesti socio-economici svantaggiati sono in media 5 mesi indietro rispetto ai bambini delle famiglie più abbienti in termini di sviluppo cognitivo» scrive Summit News.

 

 

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Royal Society Open Science la politica di lockdown in Gran Bretagna ha causato la depressione clinica di circa 60 mila bambini. Un’analogo aumento della depressione giovanile è stata rilevata in Italia dall’ISS.

 

In Italia si sta assistendo anche al fluire di un’aneddotica significativa sull’aumento della violenza fra i giovani.

 

Come riportato da Renovatio 21, uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Sydney ha evidenziato le tendenze relative all’aumento del tempo davanti allo schermo, al consumo di alcol e al sonno scarso per gli adolescenti a causa della pandemia COVID-19

 

Nel caso dei bambini piccoli, è emblematico l’allarme lanciato da una logopedista americana che dice di poter testimoniare un aumento del 364% dei pazienti-bambini. I genitori descrivono i problemi di linguaggio dei loro figli come «ritardo da COVID »; alcuni ritengono che la mascherine siano la causa principale delle capacità di parlare dei loro figli seriamente compromesse.

 

Vi è quindi, insomma, l’idea che lockdown e mascherina abbiano creato una generazione di bambini con problemi nel linguaggio e nelle relazioni.

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