Militaria

L’Occidente sa che le armi ucraine vanno al mercato nero

Pubblicato

il

Seymour Hersh ha dichiarato ai media russi che l’Occidente sa che le armi che consegnano all’Ucraina vengono vendute sul mercato nero, una notizia che media mainstream hanno cercato di mettere a tacere.

 

Lo Hersh detto che non aveva scritto sull’argomento ma «ovviamente ne ha sentito parlare». Hersh ha aggiunto che «molto presto, Polonia, Romania, e altri Paesi al confine sono stati inondati di armi che avevamo spedito per la guerra in Ucraina», dove è in corso l’operazione militare speciale russa.

 

«In altre parole, comandanti di vari… livelli – spesso erano generali o colonnelli e altri – ricevevano carichi di alcune armi e personalmente loro le rivendevano o le rivendevano al mercato nero», ha sottolineato il premio Pulitzer, riportato dalla testata russa Sputnik.

 

Hersh ha parlato dopo che l’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov ha detto ai giornalisti che Mosca ha «serie preoccupazioni» che parte delle forniture militari statunitensi all’Ucraina finiscano sul mercato nero. «Dove rispunteranno le armi? Chi si assumerà la responsabilità quando il materiale cadrà nelle mani di alcuni gruppi terroristici e organizzazioni criminali?» ha dichiarato recentemente Antonov, aggiungendo che una tale politica mette a rischio la sicurezza dell’intera regione europea e aumenta il rischio di uno scontro diretto tra Russia e NATO.

 

Secondo calcoli di un reportage del canale TV USA CBS, solo il 30% delle armi inviate in Ucraine giungerebbe al fronte. Il resto sparirebbe sul mercato nero e sul dark web, alimentando criminalità organizzata internazionale e terrorismo. Questo mese il presidente nigeriano Muhammadu Buhari ha lamentato di come le armi occidentali pro-Kiev stiano ora filtrando nella regione dell’Africa Occidentale.

 

Diverse realtà Statali, come la Bulgaria, Cipro, la Svizzera, l’Ungheria e l’Austria hanno partiti e figure di vertice che rifiutano l’invio di armi a Kiev. Altri Paesi, come la Repubblica Ceca, hanno praticamente subito svuotato i magazzini per dare materiale al regime Zelens’kyj; la Germania stessa sarebbe in difficoltà in caso di guerra. L’Italia, come noto, nonostante le resistenze di alcuni vertici militari, si è sguarnita degli intercettori antiaerei SAMP-T per darli alla banda ucraina.

 

Nel frattempo il deputato repubblicano dell’Arizona Paul Gosar, repubblicano dell’Arizona, ha chiesto agli Stati Uniti di sospendere gli aiuti esteri all’Ucraina.

 

«Per tutto il tempo gli americani possono a malapena permettersi generi alimentari e benzina contemporaneamente. Dobbiamo smettere di finanziare questa guerra. Abbiamo bisogno di una moratoria degli aiuti esteri», ha scritto su Twitter, allegando al post uno screenshot di un articolo dell’agenzia russa TASS del 12 aprile sull’articolo di Seymour Hersh in cui riferiva che il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj e la sua cerchia ristretta avevano sottratto almeno 400 milioni di dollari che l’Ucraina ha ricevuto per l’acquisto di gasolio.

 

«Il regime Biden ha inviato all’Ucraina circa 200 miliardi di dollari. Noi, il Popolo, rivogliamo i nostri soldi», ha detto il Gosar.

 

 

 

Immagine pubblico dominio CC0 via Flickr

Più popolari

Exit mobile version