Geopolitica
L’Occidente ha già dimezzato gli aiuti finanziari all’Ucraina
L’afflusso di fondi occidentali nel bilancio statale ucraino si è quasi dimezzato rispetto all’anno scorso, ha calcolato il quotidiano russo Vedomosti dopo aver esaminato i dati del Ministero delle Finanze di Kiev.
Tra gennaio e giugno di quest’anno, gli Stati Uniti e i loro alleati, che hanno sostenuto Kiev durante il conflitto con Mosca, hanno finanziato solo il 27% della spesa di bilancio del Paese, rispetto al 50% della prima metà del 2023, ha affermato il giornale in un articolo di lunedì.
In termini monetari, durante quel periodo gli aiuti finanziari occidentali a Kiev sono diminuiti da 19,1 miliardi di dollari a 10,6 miliardi di dollari, ha osservato Vedomosti.
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Secondo l’articolo del giornale russo, nel 2024 le autorità di Kiev dovrebbero attrarre 37 miliardi di dollari in prestiti esterni per coprire quasi interamente il bilancio, ma nella prima metà dell’anno sono riuscite a ricevere solo un quarto di quella somma.
Allo stesso tempo, il peso sul bilancio ucraino sta aumentando, poiché il costo del servizio del debito accumulato in precedenza è salito da 900.000 a 5,2 miliardi di dollari quest’anno, ha affermato il giornale. Si tratta di una cifra superiore alla spesa totale per istruzione, assistenza sanitaria e sostegno all’economia messi insieme, ha sottolineato.
Gli analisti che hanno parlato con Vedomosti hanno suggerito che posticipare le scadenze di pagamento e la ristrutturazione del debito permetterebbe solo a Kiev di ritardare un default, ma non di evitarlo. L’Ucraina è insolvente e non sarà in grado di rimborsare i suoi prestiti esteri, hanno insistito.
Poco più di una settimana fa, il governo ucraino ha adottato la sua bozza di bilancio per il 2025, prevedendo un deficit del 75%.
Secondo un articolo del Sunday Times, il continuo aiuto finanziario internazionale a Kiev è uno dei pilastri fondamentali del cosiddetto «piano della vittoria» del presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj.
Lo Zelens’kyj si trova attualmente negli Stati Uniti, dove dovrebbe presentare la sua iniziativa al presidente Joe Biden, ai membri del Congresso e a entrambi i candidati alle elezioni presidenziali del 2024, Kamala Harris e Donald Trump. Afferma che il piano potrebbe facilitare la risoluzione del conflitto in Ucraina entro la fine dell’anno se Washington e i suoi alleati prendessero “decisioni rapide” per aumentare il suo sostegno a Kiev.
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A inizio mese l’Ucraina aveva domandato a Paesi membri del G7 altri 50 miliardi di dollari «senza vincoli».
Il mese scorso l’agenzia di rating Fitch aveva declassato l’Ucraino allo status di «default limitato».
Tre settimane fa era emersa la notizia su come la banca Rothschild aveva aiutato l’Ucraina a concludere la ristrutturazione del debito. La famiglia di finanzieri pare aver operato molto attivamente in Ucraina dopo il colpo di Stato di Maidan del 2014.
Come riportato da Renovatio 21, due settimane fa c’è stata la bizzarra ammissione del senatore-falco USA Lindsey Graham, che ha affermato che Washington in realtà vuole le risorse del territorio ucraino.
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Immagine di Juan Antonio Segal via Flickr pubblicata su licenza CC BY 2.0