Eutanasia
L’obiezione di coscienza contro l’eutanasia sarà schiacciata: studio
Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.
I sostenitori della «morte volontaria assistita» hanno combattuto duramente per ottenere la legalizzazione in varie giurisdizioni in tutto il mondo. Dopo la legalizzazione, tuttavia, restano ancora delle battaglie da combattere.
Come sostengono diversi studiosi canadesi in BMC Medical Ethics, le obiezioni istituzionali rappresentano un ostacolo al corretto funzionamento del sistema VAD [morte volontaria assistita, ndr]. In generale, sulla base dell’esperienza canadese, ci sono due tipi di istituzioni che rifiutano di collaborare con i VAD: gli ospedali religiosi (presumibilmente per lo più cattolici) e gli hospice che non considerano i VAD come cure palliative adeguate.
Gli autori scelgono attentamente le parole, ma sostanzialmente invitano i governi a ordinare ai rifiutanti di cooperare. «È necessaria una riforma per ridurre al minimo gli impatti negativi sui pazienti, su chi li assiste e sugli operatori sanitari coinvolti nella pratica MAiD» [assistenza medica alla morte, ndt].
Gli autori sostengono che il rifiuto di autorizzare la VAD legale nei locali di un istituto provoca sofferenze ai medici e ai pazienti.
«La sofferenza dovuta all’obiezione istituzionale non è quindi attribuibile solo ai trasferimenti forzati, ma anche a fonti di stress meno visibili, tra cui lo stigma, la logistica e gli oneri amministrativi. Le obiezioni istituzionali hanno anche limitato la scelta su come, quando e dove accedere al MAiD e hanno interrotto le relazioni terapeutiche esistenti, interferendo con parti chiave della qualità dell’assistenza».
La loro conclusione sembrerà inquietante per i rifiutanti: l’opposizione deve essere schiacciata:
«L’ampia gamma di danni identificati, sia per i pazienti che per i professionisti, suggerisce che almeno alcuni limiti alla discrezionalità istituzionale sono giustificati e che il coinvolgimento normativo dall’alto verso il basso può essere il modo migliore per facilitare l’accesso dei pazienti a questa scelta legittima di fine vita».
Michael Cook
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
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