Intelligenza Artificiale

L’Intelligenza Artificiale consente a donna morta di parlare con le persone presenti al suo funerale

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Marina Smith, una donna di 87 anni morta a giugno, ha potuto parlare alle persone in lutto al suo funerale nel Regno Unito, almeno grazie al potere dell’Intelligenza Artificiale.

 

Gli ospiti del funerale sotto stati sorpresi dall’«esperienza video conversazionale olografica», creata da una startup chiamata StoryFile.

 

L’azienda è stata fondata dal figlio di Smith a Los Angeles, Stephen, ed è stata originariamente creata per preservare i ricordi dei sopravvissuti dello sterminio degli ebrei in Europa.

 

StoryFile ha utilizzato 20 telecamere per filmare la donna che rispondeva a circa 250 domande prima della sua morte.

 

Questi dati sono stati quindi inseriti in uno strumento software che è stato in grado di ricrearla virtualmente dopo la sua morte.

 

Così il figlio Stephen Smith è stato in grado di conversare con la rappresentazione virtuale di sua madre in tempo reale e ha anche dato agli assistenti l’opportunità di porre domande.

 

«La mamma ha risposto alle domande dei parenti in lutto dopo che avevano assistito alla sua cremazione», ha dichiarato lo Smith al quotidiano britannico Telegraph.

 

«La cosa straordinaria è stata che ha risposto alle loro domande con nuovi dettagli e onestà”, ha aggiunto. “Le persone si sentono incoraggiate quando registrano i propri dati. Le persone in lutto potrebbero ottenere una versione più libera e più vera della persona amata perduta».

 

Non si tratta della prima volta che accade. Una rappresentazione olografica dell’ex presidente della Screen Actors Guild Ed Asner è stata in grado di rispondere alle domande dei partecipanti al suo funerale all’inizio di quest’anno.

 

«Niente poteva prepararmi a ciò a cui avrei assistito quando l’ho visto», ha detto ad Axios Matt Asner, il figlio dell’attore, il mese scorso. Gli altri partecipanti ne erano «un po’ spaventati», ha aggiunto Asner, perché era «come averlo nella stanza».

 

Gli sforzi di questa startup sono rappresentativi di una spinta molto più ampia da parte della Silicon Valley per riportare in vita i morti con il potere dell’apprendimento automatico.

 

All’inizio di quest’anno, ad esempio, Amazon ha dato dimostrazione una nuova funzionalità del suo altoparlante intelligente Alexa che coinvolgeva la voce di una defunta nonna mentre legge una favola della buonanotte a un bambino.

 

È noto che anche Microsoft abbia brevettato tecnologia per «parlare» con il Regno dei morti, quantomeno sottoforma di chatbot 3D.

 

Ci appropinquamo sempre più al tremendo episodio della serie Black Mirror, «Be right back» (S02E01).

 

Quando arriveranno a clonare i nostri morti per rivenderceli?

 

Beh, con gli animali domestici dei ricchi e famosi, non sappiamo se ne siete al corrente, ciò avviene già.

 

 

 

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