Economia
L’inflazione dell’Eurozona continua a crescere
L’inflazione nei 19 paesi che utilizzano l’euro come valuta, nota come zona euro, è stata dell’8,1% a maggio, il tasso più alto dalla creazione dell’euro.
Il motore principale è l’inflazione dei prezzi dell’energia, che è al 39,2%.
Molti, soprattutto in Germania, ora chiedono un inasprimento della politica monetaria.
La presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde ha già spiegato che la BCE non lo farà, ma intende mantenere la politica monetaria «neutrale».
«In effetti, per portare i tassi fuori dal regno negativo, la BCE dovrebbe alzarli al di sopra dell’inflazione. Invece, li sposterà al massimo di mezzo punto più in alto. Questo è tutt’altro che neutrale, si potrebbe anche dire “cobelligerante” con l’inflazione» scrive EIRN.
I supermercati in tutta Europa (in Spagna, in Germania) da settimane vedono aumenti e razionamenti.
Numerose industrie, in Italia come ovunque, stanno chiudendo per i costi dell’energia e per la mancanza di materie prime.
Mentre ciò accade, la UE ciancia di sanzioni alla Russia se non di armi all’Ucraina e vittoria militare contro la Russia (!?!).
Come detto giustamente dal ministro Lavrov, la UE è in questo momento il dipartimento della relazioni economiche della NATO – gestite quindi in subordine alla follia geopolitica militare atlantica, e con lo stesso grado di incompetenza, incapacità, irresponsabilità fallimentari.
Tutto ciò è vergognoso, intollerabile per il cittadino europeo che alle casse della UE versa le sue tasse.
Bruxelles è la capitale mondiale della vergogna. Quanto ancora i popoli europei potranno tollerarlo?