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«Lì anche per rafforzare l’Ordine mondiale»: paralleli tra Vietnam e Ucraina

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Qualcuno dice che l’Ucraina potrebbe divenire il Vietnam della Russia. Tuttavia, non è difficile vedere come essa è già di fatto un abbozzo di nuovo Vietnam per gli stessi Stati Uniti.

 

Lo schema alla base dell’escalation pare essere lo stesso. Nell’aprile del 1965, il presidente Lyndon Johnson spiegò le ragioni dell’intensificazione della guerra USA in Vietnam:

 

«Dobbiamo combattere se vogliamo vivere in un mondo in cui ogni Paese può plasmare il proprio destino e solo in un mondo del genere la nostra libertà sarà al sicuro» disse il controverso successore di John F. Kennedy.

 

«Abbiamo preso un impegno come Nazione di aiutare il Vietnam del Sud a difendere la sua indipendenza e intendo mantenere questa promessa. Disonorare quella promessa, abbandonare la piccola e coraggiosa nazione ai suoi nemici e al terrore che ne seguirà, sarebbe un torto imperdonabile».

 

«Siamo lì anche per rafforzare l’ordine mondiale» ha specificato il Johnson nel discorso recentemente disseppellito da EIRN, che oggi risuona moltissmo.

 

«Lasciare il Vietnam al suo destino scuoterebbe la fiducia di tutte queste persone nel valore di un impegno americano e nel valore delle parole dell’America».

 

«Il presidente Biden e i leader dell’amministrazione suonano in modo simile a LBJ nella fase iniziale della guerra del Vietnam», ha scritto Rick Sterling in un articolo intitolato «Lezioni dal Vietnam per l’Ucraina» apparso il 29 luglio sul sito LA Progressive.

 

«Gli ucraini sono diventati carne da cannone per gli obiettivi geopolitici degli Stati Uniti, proprio come lo erano i sudvietnamiti».

 

«Ora è chiaro che l’escalation di Johnson nel 1965 fu un errore enorme e costoso. L’inutile guerra ha causato danni immensi al Vietnam, alla Cambogia e al Laos. Ha avuto anche enormi ramificazioni negative negli Stati Uniti» scrive Sterling.

 

Bisogna rilevare che al momento del discorso di Johnson, in Vietnam erano morti meno di 400 soldati statunitensi. Alla fine della guerra erano morti più di 3 milioni di vietnamiti e 58.000 americani.

 

E poi, c’è quella micrologica differenza: una guerra in Ucraina con il coinvolgimento dell’esercito americano non durerebbe anni – porterebbe subito e inevitabilmente alla distruzione nucleare della civiltà umana.

 

 

 

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