Economia

L’Europa si sta dirigendo verso ciò che ha attraversato la Russia all’inizio degli anni ’90

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Le sanzioni contro la Russia hanno fatto precipitare i Paesi europei in una crisi provocata da un’inflazione generale e dall’impennata dei prezzi dell’energia.

 

L’inflazione nei 19 paesi dell’Eurozona ha raggiunto il massimo storico dell’8,1%.

 

Con ogni probabilità, il sesto pacchetto di sanzioni dell’Unione Europea contro la Russia, che include un divieto parziale del petrolio, manderà l’inflazione fuori controllo. Se ne stanno accorgendo perfino gli economisti.

 

«Prevediamo che l’embargo spingerà i prezzi del petrolio al rialzo di 15-20 dollari al barile, anche se le restrizioni dovrebbero entrare in vigore a dicembre, quando la domanda di energia di solito scende. L’aumento dei prezzi farà sì che i consumatori nell’UE spendano di più per il carburante, accelerando l’inflazione, che ha già raggiunto il livello più alto dalla creazione dell’eurozona», ha dichiarato  alla testata russa Izvestija Kirill Melnikov, il capo dell’Centro di Sviluppo Energetico.

 

«L’aumento dei prezzi dell’energia influirà sulla logistica e i clienti finali dovranno pagare per questo. Questo è il motivo per cui i beni di basso valore, comprese le materie prime giornaliere a basso costo, aumenteranno di prezzo perché la componente di trasporto è più importante per il loro prezzo finale», ha affermato Anton Prokudin di Ingosstrakh Investment.

 

Una situazione ancora più drammatica per l’Europa è prevista dal Professore Associato di Economia Sergey Chernikov dell’Università russa dell’Amicizia fra i popoli.

 

Chernikov itiene che i processi che avranno luogo nell’UE nei prossimi 18 mesi saranno simili a quelli che la Russia ha subito nella «terapia d’urto» dei primi anni ’90, con grandi gruppi di popolazione che precipitano nella povertà e governi che annullano molti servizi di sicurezza sociale.

 

Di conseguenza, molti oggetti di uso quotidiano, come bere una tazza di caffè mattutina, diventeranno, per gli europei – e in particolare gli italiani – un lusso.

 

Come nota EIR, c’è una grande differenza fra i due casi: l’Europa oggi è su un sentiero di guerra, la Russia a quel tempo no.

 

 

 

 

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