Epidemie

L’esercito ucraino apre al reclutamento di sieropositivi HIV

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Il Ministero della Difesa ucraino ha modificato i requisiti per il servizio militare, consentendo la coscrizione di persone con varie patologie croniche. Lo riporta il sito governativo russo RT.

 

Secondo il nuovo decreto, entrato in vigore alla fine di agosto, i militari possono ora arruolare persone affette da patologie tra cui epatite di diverso tipo, HIV senza sintomi, tubercolosi trattata clinicamente e varie malattie del sangue. Le nuove regole consentono anche la coscrizione di persone con «manifestazioni lievi di disturbi mentali a breve termine», nonché «malattie del sistema nervoso centrale a progressione lenta».

 

Oltre ad eliminare le restrizioni imposte ai suddetti gruppi, l’esercito ha anche allentato i requisiti sanitari per coloro che cercano di prestare servizio nelle unità d’élite ucraine: le forze aeree e marine.

 

Potrebbe trattarsi di un numero considerevole di nuove reclute. Un articolo di Foreign Policy del 2022 scriveva che «l’Ucraina devastata dalla guerra è anche un punto caldo per l’HIV e la tubercolosi».

 

«L’Ucraina, oltre alla guerra con la Russia, deve affrontare anche un’epidemia di HIV» scriveva la testata americana. «Nel 2021, circa 240.000 ucraini sono positivi all’HIV, 100.000 dei quali vivono in regioni ora colpite dai combattimenti. Il Paese ha anche uno dei tassi di tubercolosi (TBC) più alti al mondo, un’infezione respiratoria che, prima del COVID-19, uccideva più persone in tutto il mondo di qualsiasi altra malattia infettiva».

 

«La tubercolosi e l’HIV condividono comorbilità e la tubercolosi è una delle cause di morte più probabili per una persona che vive con l’HIV. Le cose vanno così male che prima dell’invasione russa di febbraio, l’Ucraina aveva il più alto tasso pro capite di HIV e tubercolosi in Europa» scriveva la rivista di relazioni internazionali USA.

 

L’Ucraina ha lanciato una mobilitazione a livello nazionale nei primi giorni del conflitto con la Russia, scoppiato nel febbraio 2022. Negli ultimi mesi, Kiev ha apparentemente intensificato i suoi sforzi di arruolamento, con video che circolano online che mostrano ufficiali di leva che inseguono potenziali reclute per le strade, fisicamente aggredirli e minacciarli con le armi.

 

Diversi racconti indicano che i soldati sono mandati al fronte con poco addestramento, con il risultato di avere una aspettativa di vita bassissima: era il caso di Bakhmut, dove per i soldati ucraini i combattimenti mortali potevano arrivare in media a tre ore dell’arrivo.

 

Proprio dalla città-simbolo del conflitto, il defunto capo del Gruppo Wagner Evgenij Prigozhin aveva girato un video in cui chiedeva a Zelens’kyj di arrendersi per il bene del suo esercito, mostrando due soldati prigionieri ucraini, uno giovanissimo e uno invece anziano.

 

Come riportato da Renovatio 21, l’apertura nel reclutamento pare essersi manifestata anche nei riguardi dei transessuali: è stata data notizia di un soldato transgender picchiato a Leopoli mentre era in licenza per assistere al funerale della madre. Il picchiatore transofobo, tuttavia, si è poi scusato proclamando che «le donne transessuali sono donne».

 

L’esercito di Kiev ha inoltre nominato come suo portavoce anglofono un transessuale americano, Sarah Ashton-Cirillo, che ha esordito nel suo nuovo lavoro dicendo che i russi non sono esseri umani e minacciando un boicottaggio della CNN.

 

Nel frattempo, proposte concrete per le malattie sessualmente trasmissibili nell’esercito ucraino sono state fatte da un parlamentare transessuale britannico, intercettato da uno scherzo telefonico del duo russo Vovan e Lexus. Jamie Wallis, membro del Parlamento del Regno Unito emerso come trans dopo essere stato trovato vestito da donna in un incidente stradale, ha dichiarato di aver parlato con soldati gay che prestano servizio nell’esercito ucraino, i quali avrebbero chiesto donazioni occidentali in sex-toys.

 

«Penso che i giocattoli sessuali saranno difficili, ma qualsiasi cosa abbia a che fare con l’igiene o la prevenzione delle [malattie sessualmente trasmissibili] è fondamentale, quindi preservativi, lubrificanti, attrezzature per la pulizia, cose del genere, non sarebbero assolutamente un problema», ha dichiarato il trans-deputato credendo di parlare con Gary Kasparov, suggerendo quindi che il presidente ucraino Zelens’kyj dovrebbe accogliere personalmente la consegna di tali donazioni, affermando che sarebbe «molto significativo» e un «momento globale di braccia aperte».

 

Come riportato da Renovatio 21, a marzo, un piccolo partito parlamentare alleato di Zelens’kyj, Golos’ («Voce») ha proposto di legalizzare le unioni civili tra persone dello stesso sesso, citando le esigenze dei soldati LGBT che combattono contro la Russia. Lo stesso partito ha poi proposto di revocare il divieto contro la produzione di pornografia, affermando che ciò comporterebbe maggiori entrate fiscali per Kiev. Membri del partito hanno rivendicato recentemente il voto che ha spostato il Natale in Ucraina: non più il 6 gennaio come da calendario giuliano, ma il 25 dicembre, per festeggiare assieme al «mondo occidentale democratico».

 

 

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