Persecuzioni

L’esercito birmano brucia chiesa cattolica di un villaggio

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Prima di ritirarsi ha saccheggiato il complesso, appiccato un incendio e minato l’area di Dawnyaykhu dove sono in corso combattimenti con le milizie locali. Sono ben 20 gli edifici religiosi di questa regione attaccati o distrutti dai militari in poco più di un anno. Nei giorni scorsi incendiata anche una chiesa battista nello Stato Chin.

 

 

Nel villaggio di Dawnyaykhu – che si trova nella municipalità di Phruso– la chiesa cattolica di San Matteo è stata data alle fiamme dall’esercito birmano.

 

Si tratta dell’ennesimo attacco nei confronti di un edificio religioso nello Stato Karen, nella regione orientale del Myanmar, nel contesto del conflitto che nella zona oppone i militari alle milizie locali.

 

L’episodio è avvenuto il 15 giugno in un’area dove da giorni sono in corso accesi combattimenti tra l’esercito e la Karenni National Defense Force (KNDF) per il controllo della strada che collega Demoso con Phruso e Bawlakha.

 

La chiesa di San Matteo è una delle 38 parrocchie della diocesi di Loikaw.

 

Il giorno prima i militari della 66.a divisione avevano già dato fuoco a quattro case del villaggio; poi – quando si sono ritrovati a dover abbandonare Dawnyaykhu, per ripiegare a Phruso sotto la pressione delle forze del Kndf – hanno saccheggiato il complesso della chiesa portando via il cibo destinato ai poveri e incendiato l’edificio.

 

Un video diffuso dal KNDF mostra la chiesa di San Matteo ancora in fiamme. Prima di abbandonare il villaggio l’esercito avrebbe anche minato la zona.

 

Appena qualche giorno fa l’esercito birmano aveva dato alle fiamme un altro villaggio, Chanthaywa, che si trova nella regione di Sagain nel centro del Paese. Anche in quel caso le suore locali erano state costrette a fuggire per rifugiarsi in un campo per sfollati.

 

L’attacco diretto alle comunità religiose sta diventando una costante negli Stati Karen, Chin e Sagain, dove infuria la battaglia contro la resistenza armata locale, che rifiuta l’ultimatum dei generali a deporre le armi e a tornare alla vita civile.

 

A poco più di un anno dal colpo di Stato del 1 febbraio 2021 nel solo Stato Karen si contano ben 20 edifici religiosi distrutti dall’esercito. Almeno 9 le parrocchie colpite da attacchi o bombardamenti nella diocesi di Loikaw.

 

Nello Stato Chin, inoltre, il 9 giugno scorso è stata data alle fiamme la più antica chiesa battista di Thantlang, portando così addirittura a 60 il numero degli edifici religiosi colpiti in questa regione occidentale del Myanmar.

 

 

 

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Immagine da AsiaNews.

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