Gender
Legge USA per togliere i figli ai genitori che non li chiamano con i pronomi trans
I genitori potrebbero vedersi sottratti i figli se attribuiscono loro un genere sbagliato, secondo i termini di una proposta di legge appena approvata dalla Camera di Stato del Colorado, controllata dai democratici.
Venerdì, la Colorado State House ha approvato il disegno di legge HB25-1312, «Protezioni legali per gli individui transgender», che rende il «misgendering» (cioè il non utilizzo dei pronomi e linguaggio trans) di qualsiasi individuo, compresi i bambini, un’azione discriminatoria. La legislazione consente inoltre allo stato di sottrarre i bambini ai genitori se sono colpevoli di «misgendering».
Il disegno di legge protegge inoltre i genitori da azioni penali per aver richiesto «cure che affermino il genere» per i propri figli. Cioè: papà e mamme omotransessualisti non rischieranno conseguenze legali una volta portato il figlio o la figlia a fare operazioni di amputazione agli organi sessuali et similia.
La promotrice del disegno di legge, la deputata Rebekah Stewart, ha sostenuto che la legislazione in realtà proteggerebbe i bambini. «Sostenere l’identità di genere di un bambino è davvero nel suo interesse, e tale sostegno non può essere usato contro un genitore amorevole e comprensivo in caso di controversia».
«Questo disegno di legge è davvero il minimo che possiamo fare. Francamente, vorrei che non dovessimo presentare questo disegno di legge, ma la realtà di navigare nel mondo oggi come essere umano transgender lo rende necessario».
I repubblicani del Colorado hanno criticato aspramente il disegno di legge. «L’idea che attribuire un genere sbagliato al proprio figlio sia considerata un controllo coercitivo, che è un altro termine per abuso sui minori, perché si vuole ottenere aiuto dal proprio figlio invece di confermare i suoi deliri… questa è la proposta di legge più disgustosa che abbia mai visto finora», ha affermato il rappresentante statale repubblicano Jarvis Caldwell, di Colorado Springs.
Il disegno di legge HB25-1312 passa ora al Senato dello Stato, anch’esso controllato dai Democratici, e da lì al governatore democratico Jared Polis.
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Come riportato da Renovatio 21, per commenti che conterrebbero «misgendering» è stata denunciata alla polizia anche l’autrice di Harry Potter J.K. Rowling.
Due anni fa 250 celebrità di Hollywood firmarono una lettera in cui, oltre a difendere la trans-chirurgia delle mutilazioni sui minori, citavano specificamente le aziende tecnologiche che consentono alle persone di impegnarsi nel «misgendering» (cioè parlare al maschile con un transessuale che si crede femmina) o nel «deadnaming» (ossia usare il nome originario del transessuale prima che effettuasse la transizione) come una «modalità diffusa di incitamento all’odio su tutte le piattaforme, utilizzata per intimidire e molestare personaggi pubblici di spicco esprimendo contemporaneamente odio e disprezzo».
In pratica, era richiesto una censura, un vero controllo sul linguaggio relativo all’omotransessualismo, anche nella sua distribuzione pediatrica.
Come noto, la non accettazione dei dogmi omotransessualisti è finita per essere coinvolta nel passato recente anche in casi di sottrazione del minore dal genitore anche in Italia.
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Immagine di Scorpions and Centaurs via Flickr pubblicata su licenzaCC BY-NC-SA 2.0