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Leader nazionalista indù: «Tagliate la testa a chi viene per convertivi»

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Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di Asianews

 

In un video girato nello Stato del Chhattisgarh lo swami Parmatmanand, alla presenza dei leader locali del BJP, dichiara: «Nei nostri villaggi teniamo in casa le accette». Il verbita p. Jospeh: «Superato ogni limite».

 

 

«Tagliate la testa a quelli che vengono per convertirvi».

 

«Tagliate la testa a quelli che vengono per convertirvi».

In un video shock che circola sui social network lo swami Parmatmanand, un leader religioso indù dello Stato del Chhattisgarh, non esita a invitare all’uso della spada per fronteggiare la presunta «ondata» di conversioni al cristianesimo.

 

Ad accendere i riflettori sulla vicenda è il sito indiano The Wire secondo cui il discorso in cui si incita apertamente alla violenza è stato pronunciato durante una manifestazione «contro le conversioni» svoltasi nel distretto di Surguja.

 

All’evento sul palco erano presenti anche figure di spicco del BJP, il partito nazionalista indù del premier indiano Narendra Modi.

All’evento sul palco erano presenti anche figure di spicco del BJP, il partito nazionalista indù del premier indiano Narendra Modi.

 

Nel video si vede ad esempio l’ex presidente della Commissione nazionale per le caste svantaggiate, Nand Kumar Sai, applaudire alle parole dello swami Parmatmanand.

 

Nel suo sconcertante discorso l’esponente dell’Hindutva dice:

 

«Tenete i bastoni in casa. La gente nelle città non lo fa, ma nei nostri villaggi tiene anche le accette. Decapitateli quando vengono per operare conversioni religiose».

 

«Tenete i bastoni in casa. La gente nelle città non lo fa, ma nei nostri villaggi tiene anche le accette. Decapitateli quando vengono per operare conversioni religiose».

E poi aggiunge:

 

«Vi chiederete perché un santo come me parli di violenza. Direte: come può essere un santo se accende il fuoco? A volte il fuoco deve essere acceso, anche Hanuman (una divinità indù, ndr) lo ha fatto. Vi dico – continua ancora – chiunque viene a convertire nella vostra casa, nella vostra strada, nel vostro quartiere, nel vostro villaggio, non deve essere perdonato».

 

Dopo questa manifestazione – ricostruisce ancora The Wire – il sovrintendente della polizia della vicina città di Sukma ha inviato una lettera a tutte le stazioni di polizia chiedendo di sorvegliare i missionari cristiani e i tribali da poco convertiti per fermare queste attività «illegali».

Il verbita p. Babu Joseph, già portavoce della Conferenza episcopale indiana (CBCI) commenta:

 

«Le parole dello swami Paramartanand hanno superato tutti i limiti. Sta chiamando apertamente alla violenza contro una parte della popolazione indiana per la loro appartenenza religiosa. Ed è ancora più grave che a farlo sia un religioso indù. Le autorità locali devono prendere provvedimenti contro chi diffonde l’odio. L’India è sempre stata un Paese multireligioso e lo resterà nonostante gli appelli di questi bigotti a minarne le fondamenta».

 

 

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